Un'iniziativa di
Pedalando per la Ricerca
Ogni giorno in Italia si scoprono oltre 1.000 nuovi casi di cancro.
Nel corso della vita circa un uomo su 2 e una donna su 3 si ammalerà di tumore.
In media un uomo ogni 3 e una donna ogni 6 muoiono a causa di un tumore.
In Italia la sopravvivenza media a cinque anni dalla diagnosi di un tumore maligno è del 55% fra gli uomini e del 62% fra le donne.
La sopravvivenza è aumentata negli anni grazie soprattutto alla ricerca ed alla prevenzione.
Purtroppo a gennaio del 2020 è stato diagnosticato a mia mamma, che ha fatto 57 anni il 24 giugno, un tumore.
Le è stato diagnosticato un tumore al pancreas, uno dei più rari e dei più difficili da trattare.
Ha già affrontato il complicato intervento chirurgico ed il 26 giugno, ha terminato i cicli di chemioterapia.
Sono stati mesi molto complicati, tra la malattia di mia mamma, la mia ultima sessione di esami, il lavoro ed il coronavirus.
A marzo del 2020 mi sono laureato presso l’Università degli studi di Torino in Economia e Commercio. Avevo deciso come regalo di laurea di intraprendere un viaggio in solitaria con la mia bicicletta ma sono stato fermato temporaneamente.
Siccome il 24 giugno mia madre ha compiuto 57 anni, ho pensato che sarebbe molto bello come regalo di compleanno aprire una raccolta fondi contro la lotta ai tumori mentre pedalerò in sella al mio sogno.
Ho deciso perciò di partire per questo viaggio con la speranza di poter raccogliere quanti più fondi possibili da devolvere in beneficenza.
Ho scelto come zona il Centro Italia e le zone martoriate dai terremoti di questi ultimi anni.
Sono partito da San Donato Val di Comino (bandiera arancione al turismo in Ciociaria) ed epicentro del terremoto del 1984, e passando attraverso quanti più borghi e luoghi simbolo della nostra nazione sono arrivato a Rieti, Terni, L’Aquila, Pescara, Sulmona per poi terminare il mio giro proprio da San Donato.
Nel mezzo ho scalato salite che hanno fatto la storia del Giro d’Italia (Terminillo, Campotosto, Campo Imperatore, Blockhaus), ma soprattutto sono passato da Norcia, Visso, Castelsantangelo sul Nera, Accumuli, Arquata del Tronto, Amatrice e L’Aquila (luoghi tragicamente famosi per gli ultimi terribili terremoti), oltre a Rigopiano, tristemente famosa per la valanga del 2017.
Ho realizzato questo viaggio a favore della ricerca, donando il ricavato all’AIRC, ma soprattutto mi piacerebbe trasmettere un messaggio di consapevolezza in tutte le persone con cui verrò in contatto fisicamente oppure online attraverso i contenuti pubblicati.
Ho affrontato 20000 metri di dislivello per mia madre, perché lei ha affrontato una salita per vincere questa malattia.
Adesso, terminata questa sfida, sono pronto ad affrontarne altre per continuare a mandare un messaggio di speranza a tutti coloro che combattono questo male a non arrendersi.
Il 25 luglio in compagnia dei ragazzi di Assault To Freedom capitanati da Stefano LA Mastra, patrocinerò la Altitude Attitude 10000. I ragazzi affronteranno 16 volte la salita di campo dei Fiori (Varese) per un totale di 10000 metri di dislivello. Io nel mio piccolo li accompagnerò per metà del tracciato.
Oltre a questo evento ho altre cose in programma per terminare al meglio questa raccolta fondi.
Lei sta affrontando questa salita ed io voglio affrontarla con lei.
Questi mali si portano ogni anno via mogli, mariti, madri, padri, figli, parenti ed amici. Ma possiamo combatterli attraverso uno stile di vita più equilibrato, un maggior rispetto dell’ambiente che ci circonda e la ricerca, che è lo strumento principale per combatterli.
Potrete seguire questa avventura sui miei canali social:
Il tuo aiuto è importante, grazie!