Pedalando per la Pediatria di Padova

Due anni fa, Daniele Matterazzo, un ragazzo trentenne del Padovano, ha deciso di sfidare sé stesso in un percorso a piedi di 1000Km in 30 giorni, percorrendo il pezzo della via Francigena che va dal Passo del Gran San Bernardo a Roma, con un unico scopo: raccogliere fondi per la Fondazione Salus Pueri a favore dei bambini in cura presso la Pediatria di Padova e le loro famiglie.

Oggi si ripresenta con un nuovo progetto, una nuova avventura, ma questa volta non a piedi, bensì in bicicletta! Partirà il 24 maggio 2023 dall’ l'Hôpital Necker-Enfants malades di Parigi, primo Ospedale pediatrico al mondo, nato nel 1778, con l’intento di pedalare i 1200 km che lo dividono dall’Ospedale Pediatrico di Padova a cui devolverà il ricavato raccolto durante il suo viaggio. A seguito di un grave incidente all’età di 15 anni Daniele ha riportato una disabilità permanente al braccio e alla mano sinistra, per cui, per ovviare a certe problematiche legate a questo e alla sua sicurezza, la bicicletta che utilizzerà in questo suo viaggio è stata adeguata ai suoi bisogni: entrambi i freni azionabili con singola leva, marce comode posizionate all’altezza dei freni per non staccare mai le mani dal manubrio e un velcro per consentire al braccio sinistro di essere ancorato e non stancarsi nelle lunghe ore di pedalata. In questo percorso Daniele sarà solo, trasporterà sulla sua bicicletta tutto il necessario, dall’attrezzatura al vestiario e avrà con sé una tenda e scorte di cibo che userà quando non avrà possibilità di raggiungere servizi o centri abitati; ma potremo seguirlo pedalata dopo pedalata attraverso le sue pagine social dove giornalmente verranno condivisi progressi, fatiche e pensieri…oltre che qui su Rete del Dono!

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Perché la Pediatria di Padova?

<<A causa di un gravissimo incidente stradale in scooter, a soli 15 anni, finisco sotto le cure della Pediatria di Padova dove ho trascorso 6 mesi, affrontando 14 interventi chirurgici. La mia vita cambia radicalmente lasciandomi un’invalidità permanente al braccio sinistro ed una profonda inquietudine. Non è stato facile reagire, dal giorno dell’incidente si sono susseguiti lunghi periodi molto difficili e di grande smarrimento, fino ad Agosto 2020, data in cui ho deciso di percorrere il cammino di Santiago. Ed è proprio in quel cammino che trovo la cura, riacquistando coraggio e fiducia in me stesso. Nasce in me un forte bisogno di voler restituire quello che ho ricevuto, come testimonianza del fatto che tutte le difficoltà possono essere affrontate e che si può riprendere a credere in sé stessi, ad amarsi e ritornare a vivere con coraggio ed entusiasmo anche quando la vita ci mette davanti a dalle sfide che sembrano inaffrontabili, soprattutto quando si è troppo piccoli>>.

Daniele, il coraggio e l’autostima mancate in giovane età le ha ritrovate 15 anni più tardi, sfidando le sue capacità e la sua disabilità per mezzo di imprese sportive e trasformando semplici passioni come il camminare, in un vero e proprio strumento a servizio degli altri…senza più fermarsi da quel momento.