Un progetto di
Brasile: 50 amache per 50 piccoli indios
Perdita dei valori indigeni tradizionali, alcolismo, degrado. I danni del colonialismo, amplificati dalla globalizzazione, continuano a mettere in serio pericolo migliaia di etnie in Sudamerica.
Questo è il contesto in cui crescono molti bambini a Iauaretê, nel cuore della foresta amazzonica brasiliana. Un distretto sperduto in cui abitano 35 comunità composte da 16 diverse etnie sui fiumi Uaupês e Papuri, al confine con la Colombia, in cui il contrabbando di alcol e il traffico di stupefacenti vanno a peggiorare uno scenario sociale già fortemente compromesso.
Qui il missionario Roberto Cappelletti cerca di tutelare, con l’aiuto saltuario di alcuni volontari italiani e in collaborazione con alcune suore salesiane, l’infanzia di molti di questi bambini. Sono i figli di madri minorenni, cacciate di casa dai genitori al momento della scoperta della gravidanza. Relegate ai margini della società, si trovano costrette a ricoprire il ruolo genitoriale senza averne gli strumenti, sole e senza l’aiuto delle famiglie di origine.
Abbandono e solitudine rappresentano il panorama quotidiano dei bimbi di cui il missionario salesiano si prende cura, attraverso la somministrazione di pasti caldi, l’aiuto nello studio, momenti di gioco e di lettura, piccole cure sanitarie, e spesso anche l’accoglienza notturna. I lavori di costruzione per una casa famiglia che possa ospitarli comodamente sono già partiti: don Bobo chiede aiuto per acquistare 50 amache sui cui dormiranno altrettanti bambini. Qui nel cuore della foresta amazzonica non si usano letti: l’amaca fa parte del patrimonio culturale indigeno ed è la soluzione più pratica per riposare!
L’obiettivo di don Bobo è quello di sostituire anche molte delle amache che usano i bambini che hanno la fortuna di vivere in famiglia: molte sono rotte e avrebbero bisogno di essere sostituite.
Per garantire a questi bimbi un presente e un futuro dignitosi basta una piccola donazione!
Un’amaca costa 25 €