Quest’anno sono 18mila metri di dislivello in 8 giorni. L’anno scorso erano stati 20mila km in 20 giorni: le sfide sportive di Piergiacomo Marchiori per CasaOz non sono mai banali e uniscono la voglia di superarsi a quella di avere un impatto nella società.
Run/Bike, una formula unica
Piergiacomo ha iniziato a camminare nel 2017 e da allora ha solo aumentato la velocità: “Scelsi di percorrere il Cammino di Santiago e fui folgorato già il primo giorno dall’ambiente, dall’atmosfera rilassata, dall’essere in un luogo e un tempo sospesi lontano dalla quotidianità e dal telefono”. Così ci tornò l’anno successivo, prima di essere attraversato da una folle idea: andare da Torino a Finisterre in bicicletta. “Scoprii però che era già stato fatto, allora trovai una formula tutta mia: bici e corsa. Dopo duri allenamenti con un ex triatleta della nazionale, nel 2021 ho affrontato i 2000 km che, a causa della pandemia, ho percorso tra Torino e Palermo”.
Perché CasaOz
La sfida si è trasformata ben presto nella 2000in20ForOz: “Durante un evento di CasaOz sono stato colpito dal fatto che i genitori di una ospite della struttura si erano commossi vedendo la naturalezza con cui mia moglie parlava con loro figlia. Ho capito quanto per la famiglia di una persona disabile sia importante vivere una normalità e una semplicità che spesso sembrano solo miraggi”. Il giorno dopo Piergiacomo ha sottoposto il suo progetto sportivo a CasaOz e ottenuto subito una risposta entusiasta: “Ero a digiuno di fundraising, ma loro mi hanno consigliato Rete del Dono e l’ho trovata molto intuitiva. Per chi come me è sempre in mobilità, è comodissimo poterla gestire solo dallo smartphone”.
Il Crowdfunding come lo sport
Se la raccolta del 2021 ha superato abbondantemente i 4.000 euro, quest’anno la 18000in8 per CasaOz ha già raggiunto metà dell’obiettivo finale senza che Piergiacomo abbia ancora percorso 1 metro. Le chiavi del successo di una campagna? Le stesse che valgono nello sport.
- Mettici la faccia. Gettati nella mischia in prima persona: ad attrarre le persone è il carisma personale.
- Scegli una sfida distintiva. Essere originali paga nello storytelling, ma non solo: fa prendere lo sport per quello che è, una sfida con se stessi prima ancora che contro gli altri. “Se crei la tua sfida personale scopri la bellezza di trovare la motivazione non nell’inseguire una medaglia, lontano dall’agonismo e dalla voglia di primeggiare”.
- Diventa un Personal Fundraiser ricorsivo. Scegliere una sfida nuova ogni anno permette di massimizzare la community costruita durante le challenge precedenti, che si riattiva più facilmente. “Questa volta mi sono innamorato della 18000in8, l’anno prossimo chissà. Per CasaOz ho fatto anche una sfida casalinga durante il lockdown, li conosco da tanto e mi fido di loro. Non escludo però che un domani possa appassionarmi anche ad una nuova causa”.
- Sii costante. Devi crederci e star dietro alla campagna: “Come mi alleno 6 giorni a settimana per affrontare queste sfide, non posso sperare che basti aprire una pagina Facebook perché la raccolta decolli. Per me funziona il contatto diretto, che richiede tempo: WhatsApp, eventi, telefonate a clienti e amici e compagni di allenamento”.
- Apri un blog. Un blog personale come il suo, soprattutto per un runner/ciclista che propone sfide diverse ogni anno, permette di fare personal branding e di aggiornare facilmente sull’avanzamento della propria tabella di marcia. “Non pensate però che le donazioni arrivino dal blog o dai social: servono più come vetrina, per lo storytelling e aumentare l’awareness. Il materiale video che sto raccogliendo spero che un giorno diventi un documentario”.