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Il Digital Check Up è uno strumento chiave per ogni realtà che desideri valutare e migliorare la propria presenza online, raggiungendo così una platea sempre più ampia di potenziali donatori

 

Il Terzo Settore, come ogni altro ambito, si sta gradualmente spostando verso il mondo digitale. L’impennata osservata durante la pandemia non si è rivelata un fenomeno transitorio, bensì una tendenza in costante crescita. Ormai è chiaro: per aumentare la propria visibilità, raggiungere e mobilitare potenziali donatori, fidelizzare la propria comunità di riferimento e organizzare campagne di crowdfunding di successo occorre dedicare la massima attenzione alla propria presenza online. Per questo Rete del Dono ha creato il Digital Check Up, uno strumento che consente di analizzare e valutare come un’organizzazione si presenta sul web attraverso i canali più importanti.

 

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Digital Check Up: che cos’è e come funziona

Un Digital Check Up è una valutazione della presenza online di un’organizzazione, con l’obiettivo di identificare punti di forza, debolezze e opportunità in termini di visibilità, performance e strategie digitali. Questo processo include l’analisi di vari aspetti delle risorse digitali, come il sito web, i profili social, le campagne di marketing online e altri elementi digitali. In altre parole, così come è una buona regola tenere sotto controllo lo stato della propria salute con regolari visite ed esami, quando si parla di presenza sul web è fondamentale verificare la qualità di tale presenza.

 

Sito web: il migliore biglietto da visita

Il punto di partenza per una efficace analisi dello stato di salute digitale di qualunque realtà è inevitabilmente il suo sito web. Un buon sito web deve essere chiaro, accessibile, facile da navigare e contenere tutte le informazioni necessarie, organizzate in modo razionale. In particolare, occorre valutare i seguenti elementi:

  • chiarezza e logica della struttura del sito, facilità di navigazione e di ricerca delle informazioni;
  • presenza delle parole chiave rilevanti nei contenuti del sito, inclusi titoli, meta descrizioni, URL, intestazioni e corpo del testo;
  • qualità, originalità, pertinenza e aggiornamento dei contenuti;
  • presenza di blog, news e articoli che possono attirare e coinvolgere i visitatori;
  • SEO on-page (meta tag, intestazioni, tag alt delle immagini);
  • velocità di caricamento delle pagine e ottimizzare immagini, script e altre risorse per migliorare i tempi di risposta;
  • usabilità del sito e facilità con cui gli utenti possono completare le azioni (donazioni, iscrizioni alla newsletter ecc);
  • esperienza utente ottimale anche su dispositivi mobili (sito web responsive);
  • esistenza di una rete di link interni che migliorino la navigazione e di backlink di qualità;
  • analisi tecnica e monitoraggio del traffico.

 

Presenza sui social media

I profili sui social media seguono a ruota il sito web (e in alcuni casi lo precedono). Per questo meritano anch’essi la massima attenzione, tenendo conto che non si tratta di un canale disgiunto, bensì direttamente intrecciato ai contenuti presenti sul sito web, così come a tutta la comunicazione che l’organizzazione porta avanti online (e offline). In generale, è sempre bene alzare lo sguardo e verificare che ogni canale comunichi in modo coerente e integrato con gli altri.

Il focus principale riguarda i contenuti, che devono essere ovviamente ben scritti, ma anche originali, informativi, emozionanti e pertinenti agli interessi del pubblico target. Occorre diversificarli (testi, immagini, video, infografiche, storie) per mantenere l’engagement alto e verificare la frequenza di pubblicazione (né troppo rada né troppo intensa). È importante poi monitorare il livello di interazione (like, commenti, condivisioni) e la presenza e l’efficacia delle CTA nei post, invitando gli utenti a compiere azioni specifiche come donare, condividere o partecipare a eventi.

 

La forza della community

Per un Ente del Terzo Settore o un’associazione di qualunque tipologia e dimensione, la rete di contatti rappresenta il cuore della propria attività. I donatori di lunga data, i nuovi acquisiti e quelli potenziali sono il focus che deve orientare ogni azione di comunicazione online. Per questo è essenziale tenere sotto controllo lo stato della community sui vari canali social e nelle mailing list, valutando la crescita nel tempo e l’efficacia delle strategie per aumentare il numero di membri. Al contempo è bene appurare la completezza e l’accuratezza delle informazioni raccolte nel database, inclusi nomi, indirizzi email, numeri di telefono e altri dati rilevanti. Ricordando che i contatti non sono dati da tenere chiusi in cassaforte, ma singole persone con le quali interagire costantemente.

 

Fai il tuo Digital Check Up

 

Aldo Lubrani

Laureato con lode in Relazioni Internazionali presso Università degli studi Roma Tre, Master in Europrogettazione presso Europa Business School di Bologna. Google Digital Training Certificate. Lavoro da anni nel settore Digital, Fundraising e Non Profit. Su Rete del Dono ricopro il ruolo di Project Manager nell'ambito Comunicazione, Digital e Personal Fundraising. Appassionato di viaggi, natura, pittura.

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