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Abitante e tributarista di Fratta Terme, un piccolo paese romagnolo del comune di Bertinoro, Luciano Mattarelli ha organizzato e promosso una campagna di raccolta fondi per Virginia, nata dalla volontà di Vilma Giorgietti e Fiorenza Viroli che in prima persona volevano dare un aiuto concreto alla loro concittadina. In pochi giorni la campagna di personal fundraising ha visto la straordinaria partecipazione di migliaia di donatori. Perchè il personal fundraising può veramente generare un impatto importante sulla comunità e sul territorio.

 

Nella notte tra il 9 e il 10 aprile 2024, Virginia, giovane mamma di due bambini, è stata colpita da uno shock settico legato a una infezione da pneumococco, in seguito al quale ha subito l’amputazione di entrambe le gambe, l’avambraccio sinistro e le dita della mano destra. In queste drammatiche circostanze, Virginia è stata avvolta e sollevata dall’affetto e dall’immediato sostegno della comunità del paese di Fratta Terme, località del comune di Bertinoro, in provincia di Forlì-Cesena. A guidare questa sentita partecipazione c’è Luciano Mattarelli – tributarista e revisore contabile, titolare di uno studio commerciale in paese – che con la sua pagina di personal fundraising su Rete del Dono ha raccolto in poco più di una settimana oltre 66mila euro da destinare all’acquisto di protesi all’avanguardia per Virginia. La cifra andrà a sommarsi a quella raccolta dalla Proloco di Fratta Terme che a sua volta, in collaborazione con l’associazione di calcio locale, ha attivato una campagna di raccolta fondi. Abbiamo chiesto a Luciano Mattarelli di raccontarci la sua esperienza di personal fundraiser.

 

Signor Mattarelli, come ha avuto inizio il suo coinvolgimento in questa campagna di straordinario successo?

“Io vivo in un paese di campagna di poco più di mille anime, dove tutti si conoscono: quando accade qualcosa del genere il tamtam è immediato, non servono i social media perché il messaggio si diffonde all’istante. Perciò ho saputo subito cos’era successo a Virginia – conosco bene lei e la sua famiglia – e altrettanto rapidamente sono stato contattato dalla Proloco per cercare di capire cosa potessimo fare, come comunità, per aiutarla, contando in particolare sul mio supporto sul piano giuridico. Ho iniziato a informarmi per trovare la strada migliore per raggiungere questo obiettivo, cercando uno strumento che consentisse di raccogliere una somma importante in modo facile, rapido e sicuro”.  

Conosceva già il crowdfunding e il portale di Rete del Dono?

“No, è stata la prima volta. La mia ricerca mi ha portato a individuare diverse strade e più strumenti di raccolta fondi, ma Rete del Dono mi ha colpito per la sua semplicità e immediatezza. Mi sono messo in contatto con i responsabili che gentilmente mi hanno fornito tutte le indicazioni per attivare questa iniziativa. Ne ho parlato con la comunità, che ha risposto con entusiasmo. Così, insieme alla Proloco e all’Associazione di Calcio di Fratta Terme, due realtà molto attive sul territorio, abbiamo attivato la pagina ufficiale di raccolta fondi e la mia pagina di personal fundraising sul portale di Rete del Dono”.  

Si aspettava una simile risposta dai suoi concittadini?

“Il risultato è stato decisamente al di sopra delle aspettative: in pochissimi giorni abbiamo raccolto decine di migliaia di euro. Ogni mattina mi sveglio e ci sono altri venti, trenta donatori; e la cifra continua a salire. Con alcune soprese: oggi, ad esempio, ho trovato la donazione di una mia ex compagna di scuola che da tanti anni vive in Mozambico. Singoli individui, associazioni, aziende: tutti stanno partecipando, anche al di fuori del paese. Per noi non è importante la cifra che ciascuno sceglie di donare, ma l’interesse che il territorio ha dimostrato nei confronti di Virginia. La teniamo costantemente informata sull’andamento della raccolta e sono certo che questo incredibile risultato – al di là della somma finale che otterremo – la stia aiutando moltissimo ad affrontare le difficoltà”.  

Quali strumenti ha utilizzato per potenziare l’efficacia della raccolta fondi?

“Quando la raccolta è partita abbiamo iniziato a divulgarla tramite i social media (Facebook, Instagram e Linkedin). Con l’ufficio marketing del mio studio ho realizzato delle locandine da distribuire sul territorio e abbiamo prodotto dei comunicati stampa per fornire informazioni alle testate giornalistiche e alla stampa. Di pari passo lavora con costanza il passaparola: da subito è partito un meccanismo inarrestabile che ora procede in autonomia. La piattaforma online ha funzionato come base per attivare la forza della comunità, cuore pulsante di questa iniziativa. Il coinvolgimento dei cittadini, degli enti locali, di associazioni, aziende, esercizi commerciali ha rafforzato il senso di appartenenza e di partecipazione”.  

Ha in mente ulteriori iniziative per il futuro?

“Al momento il termine della campagna è previsto per il 31 dicembre 2024. Ad oggi abbiamo raccolto oltre 100.000 €, ma vogliamo andare oltre. Non conosciamo ancora i costi che Virginia dovrà sostenere, per cui decideremo in seguito come muoverci e se prolungare la raccolta fondi. Intanto, quello che sto facendo è sfruttare ogni contatto e ogni occasione per potenziarla al massimo. Ad esempio, in vista di una cena importante a Milano Marittima con imprenditori non solo locali ho deciso che farò un appello raccontando a tutti l’accaduto e invitando a donare. Ancora, ho recentemente incontrato il presidente di una fondazione bancaria che ha a sua volta mostrato grande interesse attivandosi per individuare il modo migliore per contribuire. In vista delle feste natalizie suggerirò alle aziende di devolvere una parte della cifra destinata ai regali alla nostra raccolta fondi. Le strade per offrire il proprio contributo sono numerose e la risposta della comunità mi spinge a trovarne sempre di nuove”.  

 

Aldo Lubrani

Laureato con lode in Relazioni Internazionali presso Università degli studi Roma Tre, Master in Europrogettazione presso Europa Business School di Bologna. Google Digital Training Certificate. Lavoro da anni nel settore Digital, Fundraising e Non Profit. Su Rete del Dono ricopro il ruolo di Project Manager nell'ambito Comunicazione, Digital e Personal Fundraising. Appassionato di viaggi, natura, pittura.

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