Skip to main content

Sociale e digitale sono sempre più connessi. Lo dice il mercato e lo conferma anche l’edizione 2022 del Web Marketing Festival o anche We Make Future – il più grande Festival sull’Innovazione, che si terrà il 16, 17 e 18 giugno alla Fiera di Rimini. Oltre alla consueta sala dedicata al mondo delle Organizzazioni non profit, infatti, quest’anno è presente anche una riservata agli SDGs.


Innovazione digitale e sociale insieme

“Il futuro del digitale è già legato al mondo del sociale e della sostenibilità, per noi lo è sempre stato – afferma Cosmano Lombardo, Founder del Web Marketing Festival, con un passato nel settore della cooperazione internazionale – Al di là della nostra opera di formazione vogliamo sensibilizzare corporate, startup e istituzioni sul passo necessario verso la sostenibilità”. Quando si parla di innovazione, dunque, digitale e sociale sono termini indissolubili; la strada però è ancora lunga, nonostante l’accelerazione degli ultimi due anni dovuta alla pandemia: “Anche i player più lontani dalle tematiche dell’Agenda 2030 oggi hanno compiuto questo passaggio, ma per ora solo su un piano più di marketing e comunicazione”.


Dalla CSR alla vera sostenibilità

Le organizzazioni ora devono interiorizzare più profondamente questi temi: “Oggi per esempio un’impresa destina del budget su attività d’impatto connesse agli SDGs all’interno della propria CSR, ovvero le considera come ‘cose da fare’ staccate dal proprio core business. Come step di avvicinamento va bene, ma adesso è richiesto che siano le tue attività principali ad avere in primis un impatto sociale e ambientale e poi vadano anche a generare fatturato”. Lato Startup invece, il WMF 2022 ha lanciato 12 Sfide del Futuro, chiedendo loro su quale obiettivo dell’Agenda 2030 vogliono lavorare con il loro progetto innovativo.

 

Terzo Settore e digitale ancora lontani

Viceversa anche il Terzo Settore ha bisogno di competenze digitali e di una visione maggiormente aziendale. Questo è vero oggi forse anche di più dopo la grande accelerata dovuta all’emergenza Covid: “Abbiamo assistito a un’indigestione di iniziative digitali, ma oggi stiamo tornando indietro. Pensiamo allo smart working che sta venendo abbandonato o i presidi digitali delle varie realtà: se durante il Covid siti e account social avevano potenziato le attività, oggi molti stanno nuovamente disinvestendo in questo. Da ultimo, lo slancio forse eccessivo su eventi digitali e webinar formativi oggi sta scomparendo. Va trovata una via di mezzo”.


Un equilibrio online/offline tutto da inventare

Bisognerebbe dunque affrontare il tema della sostenibilità del digitale all’interno delle Organizzazioni non profit, che dopo essersi concentrate sul digital grazie al focus sul fundraising, ora nel post pandemia devono trovare un equilibrio tra attività offline e online. “Questo è il momento vero di formarsi per imboccare la strada corretta. Se non si crea la consapevolezza che il digitale non sia solo uno strumento, ma un elemento progettuale, rischiamo di essere sorpassati” prosegue Lombardo, che viene dal mondo del Terzo Settore e si rende conto che sono veramente pochi i progetti digitali creati dalle Organizzazioni non profit.


WMF 2022: tutte le sale consigliate per il Terzo Settore

La soluzione è la convergenza tra i settori, la capacità di farsi stimolare da esperienze che non sono puramente non profit: ecco perché, al WMF 2022, l’invito è di non seguire solo la Sala dedicata ma di allargare lo sguardo: “Consiglio quella dedicata all’Intelligenza Artificiale, alle web analytics e ai social media. Abbiamo poi potenziato l’area espositiva e gli incontri b2b per mettere in contatto le organizzazioni con le aziende, gli attori del mondo digitale e i fornitori. Nella sessione riservata alle Startup impact infine si parlerà di open innovation per le Organizzazioni non profit, per individuare le startup che si muovono nel mondo del Terzo Settore”.

Anna Archetti

Laureata in Lettere Moderne presso Università Cattolica di Milano, incontra il Non Profit fin dalla sua prima esperienza professionale presso un’agenzia specializzata in comunicazione, organizzazione di eventi e raccolta fondi per il settore, occupandosi principalmente di eventi sportivi solidali. Dal 2014 approda nel team di Rete del Dono come Project Manager di campagne di crowdfunding e personal fundraising per il settore culturale o collegate ad eventi.

Leave a Reply