Skip to main content

Dalla vita degli insetti impollinatori dipende la preservazione della biodiversità e gran parte della produzione ortofrutticola mondiale: ecco cosa fare per contribuire a salvare le api dall’estinzione

Le api sono sempre di meno. Salvare le api dall’estinzione è molto più importante di quanto si possa immaginare. La perdita di una specie è sempre grave, ma quando parliamo di api le conseguenze sono di portata davvero ampia. Dalle api dipende la produzione agricola: ciò significa che potrebbero scomparire moltissime tipologie di frutta e verdura. Oltre il 75% delle principali coltivazioni e circa il 90% delle piante selvatiche da fiore si riproducono grazie agli insetti impollinatori, in particolare alle api. Il valore economico dell’impollinazione è stimato in 153 miliardi di euro all’anno su scala globale. Per queste ragioni sono stati attivati diversi progetti per salvare le api dal rischio estinzione. Ecco quali sono e come fare la propria parte.

Perché le api sono in via di estinzione?

Molte specie di api e altri insetti impollinatori hanno registrato un calo importante negli ultimi anni a causa delle attività dell’uomo. A causare la morte di questi insetti sono i cambiamenti climatici, l’inquinamento atmosferico (in particolare la concentrazione di Co2), la distruzione di habitat naturali, l’inquinamento ambientale causato da agenti chimici, la diffusione di patogeni, parassiti e specie invasive. In sostanza, l’urbanizzazione, l’industrializzazione e l’agricoltura intensiva sono le principali responsabili.

Quali api si stanno estinguendo?

Secondo i ricercatori del Consiglio Nazionale di Ricerca Scientifica e Tecnologica (CONICET) dell’Argentina, dagli anni ’90 le segnalazioni delle diverse specie di api a livello globale sono calate del 25%. In particolare, tra le specie più comuni, le cosiddette “api del sudore” (Halictidae) sono diminuite del 17%, mentre le api Melittidae, più rare, sono calate del 41%. L’Ispra, nel rapporto “Piante e insetti impollinatori: un’alleanza per la biodiversità” afferma che il 9% circa delle specie di api e farfalle è a rischio di estinzione.

Che cosa possiamo fare per salvare le api?

Per salvare le api occorrono iniziative a livello governativo e internazionale. Un buon esempio è la Strategia per la Biodiversità 2030 dell’Unione Europea, che contiene diverse proposte mirate a salvaguardare la biodiversità, inclusi gli impollinatori. In particolare, si prevede di:

  • limitare il consumo di suolo e il deterioramento degli habitat degli impollinatori;
  • aumentare la superficie coltivata con metodi sostenibili;
  • ridurre del 50% l’uso di pesticidi;
  • incoraggiare la creazione e il mantenimento di aree selvatiche e incolte anche in zone urbane.

Oltre a ciò, ognuno di noi può fare qualcosa nel suo piccolo per salvare le api dall’estinzione:

  • piantare fiori amati dalle api e dagli insetti impollinatori, come margherite, calendula, lavanda, borragine, malve, timo, rosmarino e molti altri ancora (si trovano i semi misti anche al supermercato);
  • non usare prodotti chimici nel giardino e nell’orto;
  • lasciare una ciotola con poca acqua: le api devono dissetarsi;
  • acquistare miele dai produttori locali per sostenere il loro prezioso lavoro;
  • comprare cibo locale, di stagione e possibilmente biologico per incentivare metodi di coltivazione sostenibile;
  • lasciare l’erba incolta e un po’ lunga in giardino: non tagliate a zero il prato o le api non verranno.

Le campagne per salvare le api dall’estinzione

Per salvare le api dall’estinzione possiamo infine partecipare ad alcune petizioni ed effettuare donazioni in favore di associazioni ambientaliste e di progetti nati proprio per questo scopo. Ecco quali sono.

  • Greenpeace si occupa di fare ricerca e documentazione, attivare gruppi di pressione su governi ed aziende, mobilitare e informare le persone. Si può anche firmare una petizione.
  • WWF opera per costruire aree fiorite per gli impollinatori, ristrutturare arnie distrutte dal maltempo, acquistare e installare nuovi nidi per le api, donare “bee hotel” a scuole o uffici nelle città.
  • Adotta un alveare è un progetto che contribuisce a sviluppare sistemi agroforestali che rigenerano la biodiversità e a promuovere ricerche e studi in materia. Si prende cura degli alveari tramite innovative tecniche di monitoraggio lavorando a stretto contatto con apicoltori selezionati.
  • Acquistando un prodotto sul sito web Salva le Api il 10% del ricavato sarà devoluto nella realizzazione e sviluppo del progetto a favore della sopravvivenza delle api.
  • Hellobee è un cofanetto digitale che contiene numerose esperienze; acquistandolo si contribuisce a sostenere gli apicoltori di Rovigo e Modica.
  • Sul portale Rete del Dono troverete moltissime campagne attive e raccolte fondi per salvare le api dall’estinzione, dai progetti per portare più api in città alla tutela del lavoro degli apicoltori.
Elisa Rosso

Laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso Università di Torino, lavora da sempre nel non profit e nel sociale con un significativa esperienza nel settore raccolta fondi di grandi e piccole ONP (Amnesty International e NutriAid). Nell’autunno 2016 approda in Rete del Dono, dove si occupa di dare assistenza e consulenza alle ONP e alle Fondazioni per la promozione dei loro progetti e l'ottimizzazione delle campagne di raccolta fondi.

Leave a Reply