Per avviare una raccolta fondi per beneficenza si possono seguire diverse strade, dal contatto diretto con il pubblico all’utilizzo delle piattaforme di crowdfunding online. In ogni caso, è importante proporre un obiettivo concreto e descrivere il progetto con chiarezza
Beneficenza è, letteralmente, fare del bene: offrire risorse economiche, tempo, competenze o beni agli altri senza alcun tipo di rientro economico o tangibile per sé. Esistono molti modi per fare beneficenza, dalle raccolte fondi online alla partecipazione attiva ad attività di volontariato, dalle donazioni alla promozione di iniziative di solidarietà. In ogni caso si genera un impatto positivo all’esterno, per la propria comunità o per una categoria di persone bisognose, e si ottiene un ritorno benefico anche per sé stessi, perché fare beneficenza aiuta a dare un significato alle proprie azioni e alla propria vita.
Che cosa significa beneficenza?
Il termine “beneficenza” deriva dal latino “ beneficentia”, derivato di “beneficus”, cioè “benefico”. La parola si riferisce dunque all’azione di “fare del bene” nel suo significato più ampio e indica qualunque donazione di beni (o altro) a titolo gratuito a persone bisognose. La beneficenza è intrinsecamente legata all’idea di generosità e compassione, con l’obiettivo di alleviare le sofferenze, sostenere le persone svantaggiate o contribuire al benessere della società nel suo complesso.
Che significa fare beneficenza?
Fare beneficenza significa donare risorse, tempo o beni a organizzazioni, progetti o persone che hanno bisogno di supporto. La beneficenza si basa sull’intento di aiutare gli altri e contribuire al bene comune, affrontando diverse problematiche sociali, economiche o ambientali. La beneficenza si concretizza attraverso numerose strade e azioni:
- le persone possono donare denaro, cibo, vestiti, beni di consumo o altri oggetti utili a chi è in difficoltà;
- partecipare attivamente a iniziative di aiuto, come lavorare in enti di beneficenza, mense per i poveri, rifugi, ospedali o associazioni che si occupano di diverse cause;
- sostenere la lotta contro la povertà, la ricerca medica, l’istruzione, la protezione degli animali, l’assistenza a persone con disabilità, l’adozione di bambini e molto altro;
- sostenere organizzazioni senza scopo di lucro che si dedicano a determinate cause;
- partecipare o organizzare eventi per raccogliere fondi per cause benefiche, come maratone, cene di gala o concerti.
A cosa serve la beneficenza?
La beneficenza serve a migliorare la condizione di vita di un gruppo di persone, della collettività nel suo insieme o del Pianeta. Può anche servire a portare avanti progetti di ricerca scientifica, a diffondere l’educazione, a tutelare beni culturali. I settori sono molteplici. In ogni caso, la beneficenza avviene tramite una donazione spontanea da parte di una persona o di un’organizzazione. Inoltre, come anticipato nell’introduzione, la beneficenza serve anche a chi la fa: non per scaricarsi da un peso sulla coscienza, ma per sentirsi parte attiva nella società.
Come raccogliere fondi per beneficenza
La raccolta fondi per beneficenza può avvenire in molti modi. Capita spesso di incontrare nelle nostre città banchetti di diverse associazioni che cercano di coinvolgere le persone e ottenere un contributo economico. Oppure, oggi funzionano molto bene le raccolte fondi online, come vedremo in seguito. In ogni caso, qualunque strada si scelga di seguire (ricordando che l’una non esclude l’altra), è importante organizzare con cura la raccolta fondi. Infatti, è molto più facile attirare l’attenzione delle persone se l’obiettivo viene comunicato in modo chiaro e concreto.
Al contrario, raccogliere fondi per beneficenza in modo generico, ad esempio contro la fame o per gli animali, senza specifiche ulteriori, può giustamente suscitare dei dubbi nei potenziali benefattori. Scegliete quindi un obiettivo preciso, uno solo per volta. E preparatevi a spiegare nel dettaglio in che modo i fondi raccolti verranno utilizzati. Quali azioni concrete verranno messe in atto, chi ne otterrà beneficio, come e quando. Preparate anche una documentazione testuale e fotografica, offrendo spunti di approfondimento. In questo modo risulterete affidabili e credibili.
Donazione beneficenza: le raccolte fondi online
Uno dei modi più immediati e più efficaci per raccogliere fondi per beneficenza è rappresentato dalle piattaforme di crowdfunding online. Proporre il proprio progetto per il quale chiedere contributi è facile, ma occorre prestare ancora maggiore attenzione a come lo si presenta. Scegliete un titolo chiaro e avvincente, che invogli le persone a saperne di più. Descrivete in modo trasparente il perché della necessità dei fondi e come verranno utilizzati. Caricate immagini e video di alta qualità e puntate sulla creazione di una community attiva, anche grazie all’utilizzo dei social. Aggiornate la pagina in base all’andamento della campagna e se necessario rimodulate anche l’obiettivo economico da raggiungere. Alla fine, non dimenticate chi ha contribuito ma raccontate ai donatori qual è stato l’esito della raccolta fondi di beneficenza.
Beneficenza associazioni
A quale organizzazione fare beneficenza? Non c’è un’organizzazione che più di altre meriti la vostra beneficenza: la scelta è soggettiva. Potete iniziare da quelle più conosciute, come Unicef, Croce Rossa Italiana, AIRC, Save The Children e molte altre ancora… oppure dalle più piccole, che operano sul territorio, ma non per questo sono meno importanti, anzi. Molto dipende anche dal tema che più vi sta a cuore, che potrebbe essere la ricerca scientifica, la cooperazione internazionale, l’ambiente, la disabilità e altro ancora. Per farvi un’idea potete dare un’occhiata alle organizzazioni che hanno attivato una raccolta sul portale di Rete del Dono.
Chi fa beneficenza paga meno tasse?
Non è corretto affermare che chi fa beneficenza paga meno tasse. È invece vero che fare beneficenza determina delle agevolazioni fiscali. Per essere ancora più precisi, ciò significa che le donazioni, ovvero i soldi versati in beneficenza ad organizzazioni senza scopo di lucro, vengono detassate. Come? Prima di tutto occorre donare denaro tramite pagamenti elettronici o comunque tracciabili: bonifico bancario o postale, carta di credito o debito, altre forme di pagamento elettronico.
Non è possibile scaricare le donazioni in contanti e occorre conservare la documentazione della donazione effettuata in modo da poterla portare con sé al momento della dichiarazione dei redditi. A quel punto, insieme all’addetto del caaf o al commercialista, sarà possibile valutare come procedere, ovvero se converrà detrarre o dedurre le spese investite in donazioni per beneficenza. Si può detrarre dall’IRPEF il 30% della cifra donata fino a un massimo di 30.000 euro oppure dedurre fino al 10% del reddito complessivo dichiarato. Si tratta in ogni caso di un’ottima agevolazione che può incentivare ulteriormente a intraprendere questa strada.