Il bilancio sociale è un documento, obbligatorio per alcuni enti del Terzo settore, che consente di comprendere l’apporto dell’organizzazione per i diversi soggetti della società civile. Ecco che cosa contiene nel dettaglio e come realizzarlo
Il bilancio sociale è un documento che illustra le ricadute positive di un’attività economica o di un’organizzazione sui cittadini e sui diversi soggetti con i quali essa si relaziona. Facoltativo per la maggior parte delle imprese, è obbligatorio, come vedremo, per alcuni enti del Terzo settore. Al di là dell’obbligatorietà, introdotta con la Riforma del Terzo settore, il bilancio sociale rappresenta uno strumento importante di trasparenza e di apertura ai cittadini e agli stakeholder. Grazie ad esso, qualsiasi tipo di organizzazione può mettere in luce gli aspetti di sostenibilità ai quali ha dedicato impegno e risorse. Vediamo più nel dettaglio in che cosa consiste il bilancio sociale e come farlo.
Che cosa è il bilancio sociale?
Esistono due definizioni di bilancio sociale. L’Unione europea, nel Libro Verde della Commissione Europea (2001) lo definisce come la “integrazione volontaria” delle attività “sociali e ecologiche” delle aziende nelle loro azioni commerciali e “nei loro rapporti con le parti interessate”. Nel 2007 è arrivata anche la definizione del ministero dell’Interno italiano, che indica il bilancio sociale come “l’esito di un processo” attraverso il quale “l’amministrazione rende conto delle scelte, delle attività, dei risultati e dell’impiego di risorse” in un determinato periodo, in modo da permettere “ai cittadini e ai diversi interlocutori” di informarsi e di elaborare “un proprio giudizio su come l’amministrazione” concretizza “la sua missione istituzionale e il suo mandato”.
Chi è obbligato a redigere il bilancio sociale?
In base al Codice del Terzo settore l’obbligo di redazione del Bilancio sociale riguarda:
- gli enti del Terzo settore con rendite, ricavi, entrate o proventi superiori ad 1 milione di euro;
- le Imprese Sociali e i gruppi di Imprese Sociali;
- i Centri di Servizio per il volontariato.
Cosa deve contenere un bilancio sociale?
Il bilancio sociale è un documento attraverso il quale è possibile rendere conto, il più analiticamente possibile, di tutte le attività portate avanti nell’ottica della sostenibilità dell’organizzazione stessa, con particolare attenzione ai vantaggi specifici per i diversi stakeholder coinvolti. Gli enti del terzo Settore per i quali vige l’obbligo di redazione del bilancio sociale, devono fare riferimento alle linee guida adottate con decreto del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali. Gli altri enti, per i quali non vige l’obbligo, possono scegliere di seguire le linee guida o di rifarsi ad altri modelli o riferimenti, specificando però che “il documento è stato predisposto ai sensi dell’art. 14 del decreto legislativo n. 117/2017”.
Linee guida per la redazione del bilancio sociale degli enti del Terzo settore
Le linee guida adottate con Decreto del ministro del Lavoro il 4 luglio 2019 delineano i principi base del bilancio sociale.
- Completezza: è necessario identificare i principali stakeholder e inserire solo le informazioni rilevanti al fine della comprensione della situazione o degli aspetti che potrebbero determinare il comportamento degli stakeholder.
- Rilevanza: al contempo nessuna informazione rilevante deve essere omessa.
- Trasparenza: è necessario chiarire i criteri usati per ottenere e organizzare le informazioni.
- Neutralità: il modo in cui le informazioni vengono esposte deve essere imparziale e oggettivo.
- Competenza di periodo: si documentano le attività relative all’anno di riferimento.
- Comparabilità: è opportuno inserire dati che consentano un confronto sul territorio e una valutazione in un arco temporale.
- Chiarezza: il linguaggio utilizzato deve essere comprensibile a tutti.
- Veridicità e verificabilità: le fonti vanno sempre citate.
- Attendibilità: evitare di inserire dati non sicuri o stime approssimative.
- Autonomia: se per la redazione del bilancio vengono coinvolti soggetti terzi, essi devono poter operare in assoluta indipendenza.
Bilancio sociale esempio: i contenuti
Oltre ai principi, le linee guida individuano anche i contenuti minimi che vanno inseriti. In questo modo, è possibile creare una struttura che funga da esempio di bilancio sociale valida per ogni ente.
- Metodologia: il bilancio deve introdurre all’inizio i criteri utilizzati per la sua redazione.
- Informazioni generali sull’ente: dati anagrafici, area territoriale e settore di attività, mission e vision.
- Governance: informazioni su sistema di governo e di controllo dell’organizzazione, base sociale e aspetti legati alla partecipazione e democraticità interna.
- Persone: informazioni dettagliate su volontari e lavoratori, contratti di lavoro applicati, attività svolte, tipologia dei compensi e metodi di rimborso ai volontari.
- Attività: informazioni specifiche sulle attività realizzate, sui destinatari, sugli effetti da esse generati e sul raggiungimento degli obiettivi.
- Situazione economica e finanziaria: origine delle risorse economiche, con spartizione dei contributi privati e pubblici, dati sulle campagne di raccolta fondi ed eventuali criticità.
- Altre informazioni: impatto ambientale, prevenzione della corruzione, parità di genere, rispetto dei diritti umani, eventuali contenziosi.
Bilancio sociale esempio pratico
Anche i portali di crowdfunding possono porre una particolare attenzione al bilancio sociale. Rete del Dono ha dedicato una pagina alla trasparenza verso i propri partner, clienti, fornitori e collaboratori, mettendo a disposizione tutte le informazioni utili a conoscerne proprietà, organi di governance e performance. Per informazioni dettagliate sulla proprietà è possibile scaricare la visura camerale. Sono poi presenti il bilancio depositato (per le performance finanziarie) e la relazione annuale sulla valutazione di impatto sociale.
Passando alle ONG, Save the Children dedica al bilancio una pagina del suo sito web, che si apre esponendo i principali risultati (con cifre precise) ottenuti nell’anno precedente e offre alcuni link per approfondire ulteriormente. Segue una precisazione sulla provenienza dei fondi e sulla loro destinazione, con una semplice ma efficace rappresentazione grafica. Sono poi elencati i partner coinvolti (stakeholder), le aree e le tipologie di intervento, i programmi in Italia e nel mondo, con mappe e collegamenti ad approfondimenti specifici. Infine, è possibile scaricare il documento integrale, composto da oltre 200 pagine che comprendono anche il bilancio economico.