Salone della Csr e dell’Innovazione Sociale 2024
Ottobre è un mese speciale per chi opera nel campo della responsabilità sociale d’impresa: è il momento del Salone della CSR, un appuntamento fondamentale per il networking e la condivisione delle migliori pratiche nel mondo della sostenibilità, che quest’anno ha celebrato la sua 12ª edizione.
Il tema centrale di quest’edizione, “sfidare le contraddizioni“, ha esplorato le sfide, gli ostacoli e le tensioni che emergono nel percorso verso la sostenibilità. In questo contesto, il dialogo tra il mondo profit e non profit diventa sempre più cruciale, con la co-creazione e il coinvolgimento degli stakeholder come elementi chiave per sviluppare soluzioni innovative e condivise.
Coinvolgimento dei dipendenti, volontariato di competenza e prossimità sono temi “caldi” e declinati in tanti modi diversi: se ne è parlato durante l’incontro, moderato da Elena Zanella, “Profit e non profit: quando la collaborazione è win-win” in cui Fabio Ventoruzzo, Corporate Communications & Sustainability Director di Sisal ha raccontato dell’iniziativa WeDo, un programma che prevede la possibilità di dedicare 4 ore lavorative al mese per attività di volontariato a scelta, totalizzando ad oggi ben 1.200 ore – pagate – impiegate in attività scelte dai dipendenti stessi, che in questo modo mettono a disposizione le proprie abilità in maniera mirata e strategica, valorizzando le proprie competenze professionali a beneficio della comunità.
WeDo si è arricchito quest’anno di WeDo 4 Social Inclusion, un bando in collaborazione con Rete del Dono che ha l’obiettivo di sostenere le organizzazioni non profit con attività di empowerment, capacity building e community engagement in un’ottica di sviluppo del terzo settore. Anche qui i dipendenti hanno un ruolo chiave perché sono stati coinvolti in tutte le fasi del processo: dalla presentazione di progetti, alla selezione: sono loro a scegliere le tre organizzazioni finaliste che avvieranno la campagna di crowdfunding e riceveranno il matching da Sisal.
Anche qui la scelta dei territori dove operano le non profit non è stata casuale: si tratta di luoghi dove Sisal è presente e questo rafforza il legame tra l’impresa e la comunità, creando un senso di appartenenza e di responsabilità condivisa.
Coinvolgimenti dipendenti anche al centro della discussione dei laboratori partecipativi e delle sessioni di role play del Salone Camp, una novità di questa edizione. Guidati dai professionisti di Ashoka, piccoli gruppi di lavoro si sono confrontati su tematiche cruciali, generando spunti significativi come le “10 buone e cattive pratiche per lo stakeholder engagement“, e riflettendo sugli ostacoli che ancora frenano una collaborazione sinergica tra il settore profit e non profit.
Sport, csr e coinvolgimento dipendenti: un connubio vincente
Un altro potente strumento per il coinvolgimento della comunità, aziendale e non solo, è lo sport. La sua capacità di unire, ispirare e promuovere valori condivisi lo rende un veicolo unico per creare legami solidi, generando impatti positivi e duraturi. Ne ha parlato Valeria Vitali con rappresentanti del mondo profit e non profit in una tavola rotonda dal titolo Sport: condivisione, inclusione, solidarietà che hanno raccontato esperienze diverse, in cui emerge il ruolo fondamentale dello sport come veicolo per ispirare cambiamenti positivi e promuovere valori.
Si è parlato di CSR e coinvolgimento dipendenti anche con KPMG che ogni anno affianca agli eventi sportivi a cui partecipa una sfida solidale. Interessante anche la value proposition di “Run Challenge“, una community di corsa aperta a tutti, con una particolare attenzione a persone con disabilità intellettiva, relazionale o fisica che vengono seguiti da educatori professionisti. RunChallenge, nata a Milano circa dieci anni fa, ha presidi ormai in 15 città in Italia e all’estero. Un bell’esempio di sport inclusivo e solidarietà che si sta allargando a macchia d’olio in Italia e ha toccato diverse città anche fuori dai confini nazionali.
Mentre Kelloggs, in partnership con le istituzioni, si impegna a rigenerare campi da basket dismessi per metterli a disposizione della comunità locale. In questa iniziativa vengono anche coinvolti i talent dello sport come Marco Belinelli, capitano in forza alla Virtus Segafredo Bologna ed ex giocatore NBA al fine di proporre alle nuove generazioni dei modelli positivi a cui ispirarsi.
Altra esperienza di sport è l’iniziativa di Valori in Campo di Gruppo CAP, un bando destinato a finanziare i migliori progetti delle società sportive presenti nel territorio milanese secondo tre diverse categorie: Sostenibilità, Inclusione, Diversità e Pari Opportunità con un investimento per il 2024, di 160 mila euro.
Nel panorama delle iniziative sportive, non può mancare il calcio che nasce come sport inclusivo per antonomasia: il progetto “Calcio, Valore Sociale, Valore Economico” promosso dalla Lega Nazionale Dilettanti – FIGC. ha come obiettivo quello di ridare al settore e alle sue associazioni tutto il potenziale del calcio dilettantistico e del suo valore sociale che sono la più grande rete non profit sportiva d’Italia.
Le alleanze di scopo
Ciò che ha contraddistinto maggiormente questa edizione del Salone è stata la crescente consapevolezza dell’importanza delle alleanze di scopo. Oggi, più che mai, la collaborazione tra attori diversi è vista come una leva imprescindibile per affrontare le grandi sfide del nostro tempo, sviluppando soluzioni che non solo rispondano alle necessità attuali, ma che siano in grado di generare un impatto profondo e duraturo.
Il Salone della CSR 2024 si chiude con una certezza: il futuro della sostenibilità si costruisce insieme, attraverso la partecipazione attiva di tutti, profit e non profit, aziende e dipendenti. Solo con una visione comune e una cooperazione concreta possiamo davvero sfidare le contraddizioni del presente e costruire un domani più sostenibile.