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Sul territorio nazionale sono attive numerose associazioni, grandi e piccole, che lavorano quotidianamente per salvare e rendere migliore la vita dei nostri amici a quattro zampe. Ecco come sostenerle tramite le donazioni per gli animali

 

Le donazioni per gli animali rappresentano un modo per amare e sostenere i nostri amici a quattro zampe (e non solo), ricambiandoli della compagnia, della fedeltà e dell’amore gratuito che ci donano ogni giorno. Esistono diversi modi per farlo, a partire dalla propria realtà locale, oppure sfruttando le molteplici opportunità offerte dal web, alle quali si può accedere in qualsiasi momento. Vediamo quindi quali sono le principali e come fare donazioni per animali.

 

 

 

 

Donazioni ai canili, gattili e centri per animali selvatici sul territorio

Il primo passo per fare una donazione per animali è quello di rivolgersi alle realtà presenti sul proprio territorio. Parliamo di canili e gattili comunali o gestiti da associazioni di volontariato, così come dei centri per la tutela della fauna selvatica. Ogni territorio ha le sue specificità. Ad esempio, spesso nelle località di mare si trovano centri di recupero della fauna marina, come la Fondazione Cetacea e Ospedale delle Tartarughe di Riccione. Ma non solo. Sull’Appennino o nei pressi di aree montuose o collinari è invece possibile trovare centri per il recupero della fauna selvatica ed esotica (CRAS e CRASE, Centri di Recupero Animali Selvatici Esotici). Queste realtà, spesso portate avanti dal lavoro appassionato dei volontari, hanno sempre bisogno di una mano per coprire le spese vive e svolgere al meglio il proprio lavoro. Ci si può rivolgere ai singoli soggetti e chiedere qual è il modo migliore per sostenerli.

 

 

Donazioni animali tramite piattaforme di crowdfunding

Un’altra strada da seguire per fare una buona azione in favore degli animali e dell’ambiente è quella di contribuire ad una campagna a tema attiva su una piattaforma di crowdfunding. Qui, infatti, si trovano diversi progetti proposti da associazioni animaliste e ambientaliste, spesso mirate a interventi specifici. Ad esempio raccogliere le cure, spesso molto costose, per un cane o un gatto randagio. Oppure donare alimenti e attrezzature ad un canile o ai volontari che si occupano degli animali senza casa in città. Le piattaforme di crowdfunding selezionano le campagne prima di pubblicarle sul portale, dunque si può essere certi che il proprio contributo andrà a buon fine. Inoltre, effettuando una donazione ad un’associazione animalista, potrete sfruttare le agevolazioni fiscali previste dallo Stato (deduzione e detrazione).

 

 

 

 

Devolvere il 5 per mille ad un’associazione animalista

Un gesto che non costa nulla e che permette di aiutare le tante associazioni che lavorano per offrire una vita migliore ai nostri amici animali. Devolvere il 5 per mille ad un’associazione animalista, in fase di dichiarazione dei redditi, è semplicissimo e non ha costi. Basta indicare il codice fiscale dell’associazione scelta nell’apposito spazio. Tra le realtà più attive in questo settore ricordiamo:

 

  • LAV (Lega Anti Vivisezione)
  • ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali)
  • OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali)
  • LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli)
  • Associazione Alfa per gli animali abbandonati
  • LNDC (Lega Nazionale per la Difesa del Cane)
  • LEIDAA (Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente)
  • Essere Animali
  • Noi Animali
  • Animal Equality
  • Gli amici del randagio
  • WWF.

Consigliamo inoltre di fare una ricerca in base al proprio territorio, perché le associazioni che operano in questo settore sono tantissime. E spesso sono proprio le realtà più piccole, portate avanti dalla dedizione dei volontari, ad avere maggior bisogno di un sostegno.

 

 

 

Francesca Gervasoni

Laureata in Filosofia presso Università degli studi di Milano, ha un’esperienza di 15 anni nel mondo delle agenzie di comunicazione per il mondo profit. Nel 2012 cambia vita e approda su Rete del Dono, dove mette in pratica quello che ha imparato nella precedente vita professionale, per aiutare ONP e aziende ad attivare campagne di raccolta fondi non profit. In Rete del Dono, ricopre il ruolo di Head of Charity Program e si occupa dei rapporti con le aziende.

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