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L’inclusione sociale si attua grazie a una mentalità aperta e accogliente e ad attività che incentivano l’inserimento nella comunità delle persone più fragili, garantendo pari diritti a tutti

L’inclusione sociale è la possibilità di accogliere tutti all’interno di un contesto comunitario e di offrire a ogni individuo gli stessi diritti e le stesse opportunità. Inclusione significa tante cose:

  • uguaglianza
  • libertà
  • solidarietà
  • dignità
  • rispetto
  • supporto
  • pari opportunità
  • tutela dei diritti umani

È il principio alla base di ogni società civile e sul quale devono essere fondate le relazioni umane, ad ogni livello. Il concetto di inclusione sociale abbraccia diversi ambiti. Il mondo del lavoro, la vita sociale e culturale, i diritti fondamentali di tutte le persone. Dalla possibilità di vivere in una casa dignitosa all’accesso al cibo, alla salute e all’istruzione.

 

Chi sono gli esclusi di oggi?

I destinatari delle attività volte a garantire una maggiore inclusione sociale sono principalmente le persone più fragili. Singoli e famiglie in condizioni di povertà, persone con disabilità, anziani, persone rimaste sole, con pochi strumenti e risorse a disposizione, indipendentemente da quale sia la causa. Persone con limitazioni gravi e bisogni educativi speciali. Ma se pensiamo al mondo del lavoro  e della politica, anche la semplice appartenenza al genere femminile può rappresentare una condizione sufficiente ad attivare politiche di inclusione sociale. Infatti, ancora oggi le donne guadagnano meno degli uomini a parità di ruolo e orario di lavoro, e non sono adeguatamente rappresentate nelle sedi istituzionali.

Esclusione sociale in Italia

Una delle principali cause di esclusione sociale è la povertà. Il Rapporto 2023 su povertà ed esclusione sociale in Italia della Caritas mette in evidenza un aumento delle condizioni di povertà nel nostro Paese: i poveri assoluti sono saliti lo scorso anno da 5 milioni 316mila a 5 milioni 673mila. Se si considerano i nuclei, si contano 2 milioni 187mila famiglie in povertà assoluta, a fronte dei 2 milioni 22mila famiglie del 2021, concentrati soprattutto nel Sud.

 

L’istruzione continua ad essere tra i fattori che più tutelano rispetto al rischio di indigenza (oggi più del passato), mentre il lavoro non è più causa sufficiente di benessere: il 47% dei nuclei in povertà assoluta risulta avere il capofamiglia occupato.

Vediamo dunque come spesso le cause di esclusione sociale siano correlate (in questo caso accesso all’istruzione e alla cultura e la povertà). E, di conseguenza, quanto sia necessario promuovere l’inclusione su più fronti, con un approccio globale. Allargando lo sguardo ad altri Paesi, questa connessione appare ancora più evidente. Al contempo, occorre tenere conto anche di altri aspetti, poiché l’esclusione sociale nasce anche da discriminazioni basate su etnia, sesso, orientamento sessuale, cultura, religione, disabilità.

Per contribuire al contrasto della povertà in Italia e all’estero, e dunque per incentivare l’inclusione sociale, a livello individuale si può scegliere di sostenere con una donazione organizzazioni e associazioni che lavorano quotidianamente per migliorare la vita di tante persone. I siti web delle principali realtà che operano nel settore propongono diverse modalità per offrire il proprio contributo, inclusa l’adozione a distanza, uno strumento che mira proprio ad incoraggiare l’inclusione sociale di soggetti svantaggiati, coprendo ad esempio le spese scolastiche, oppure quelle sanitarie.

Un’altra modalità è quella di sostenere una campagna attiva su una piattaforma di crowdfunding, partecipando in prima persona alla realizzazione di un progetto specifico.

Ad esempio, si può sostenere la campagna di Amplifon per riportare gli anziani al centro della società, le molteplici attività volte all’inclusione delle persone fragili del Centro Papa Giovanni XXIII Onlus, o ancora, una raccolta fondi volta ad acquistare materiale sportivo per l’attività del basket in carrozzina: la pratica sportiva rappresenta uno dei modi più belli e coinvolgenti per promuovere l’inclusione sociale. Le occasioni per contribuire sono davvero tante, e sul portale di Rete del Dono potrete trovare la campagna che più si avvicina alla vostra sensibilità.

Inclusione sociale disabili

La presenza di disabilità è un’altra causa di possibile esclusione sociale. Basti pensare alle barriere architettoniche che precludono ancora oggi molte attività a persone con mobilità ridotta. Chiaramente la disabilità si può esprimere in diversi modi, ed uno degli interventi più importanti per incentivare l’inclusione sociale delle persone disabili, al quale si può contribuire donando tempo o denaro, è costituito da tutte quelle attività volte a includere le persone disabili permettendo loro di svolgere un lavoro o di prendere parte ad attività ricreative. Numerose associazioni operano in questa direzione, con lo scopo di integrare la disabilità all’interno dei contesti quotidiani e di offrire alle persone più fragili gli strumenti per diventare autonome.

 

 

Elisa Rosso

Laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso Università di Torino, lavora da sempre nel non profit e nel sociale con un significativa esperienza nel settore raccolta fondi di grandi e piccole ONP (Amnesty International e NutriAid). Nell’autunno 2016 approda in Rete del Dono, dove si occupa di dare assistenza e consulenza alle ONP e alle Fondazioni per la promozione dei loro progetti e l'ottimizzazione delle campagne di raccolta fondi.

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