Ogni anno il 21 settembre si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale dell’Alzheimer, istituita nel 1994 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. E il 10 settembre torna la Maratona Alzheimer, manifestazione sportiva giunta alla sua XII edizione che vuole sensibilizzare sui diritti delle persone con demenza e Alzheimer e raccogliere fondi per la ricerca scientifica.
Per la ricerca e la prevenzione
L’evento, nato nel 2012, accende i riflettori su una malattia spesso silenziosa, che è talvolta ancora vissuta come stigma sociale. “In Italia sono oltre 1 milione le persone affette da demenza, di cui circa 600.000 con Alzheimer” spiega Giorgia Battelli, Responsabile della raccolta fondi. “Dagli ultimi studi si è appreso che l’Alzheimer opera per decenni in maniera asintomatica, ed è proprio in questa fase che bisogna intervenire per cambiare il processo naturale della malattia. Per questo Fondazione Maratona Alzheimer quest’anno supporta un innovativo progetto di ricerca sulla prevenzione secondaria che vede come partner Fondazione Iret, che si dedica allo studio delle malattie neurodegenerative”.
Da Cesena a tutta Italia
I primi anni la manifestazione ha saputo attirare un’ampia partecipazione nel proprio territorio, quello della comunità romagnola e cesenate. Poi, pian piano, la Maratona Alzheimer ha assunto un carattere nazionale, diventando un momento importante per tante associazioni che si occupano di questa causa. “Oggi è una vera e propria marcia per i diritti delle persone con Alzheimer, che nel 2019 ha raggiunto quasi le 5.000 persone. Obiettivo di quest’anno superare le 4.000 presenze, anche con l’aiuto della maratona virtuale che abbiamo lasciato attiva dopo l’edizione tenutasi in pandemia”.
La raccolta fondi
A partecipare non sono solo persone direttamente legate alla causa, ma anche infermieri, addetti ai lavori o runner solidali che vogliono sfidare se stessi nella mezza maratona. “Fin dalla prima edizione ci siamo affidati alla piattaforma di Rete del Dono per puntare sulla raccolta fondi e sul Personal Fundraising. Quest’anno sosteniamo anche un nuovo ambizioso progetto, quello di realizzare il primo Centro di Documentazione e Ricerca Alzheimer presso Casa Fabbrani, che ha sede a Mercato Saraceno (sulle colline di Cesena)”. Obiettivo che pare raggiungibile, dato che la campagna Una Maratona per la Ricerca Alzheimer ha già raggiunto quasi metà dell’obiettivo previsto.
La cura dei runner solidali
Questo grazie a uno zoccolo duro di runner ormai affezionati, ma non solo. “Come il gruppo Facebook di runner Cuoricini Group e le associazioni sportive Life Runner e Berunners. Cerchiamo di seguire singolarmente ogni runner, dall’apertura della pagina a qualche consiglio su come agganciare i propri contatti e usare i social”. Le aziende vengono coinvolte soprattutto nelle Maratone di Roma e Milano, ma corre anche qualche dipendente della Dorelan di Forlì e del Gruppo Martini. Ognuno con la sua motivazione, ma quest’anno gareggerà un corridore speciale. “Un runner che lo scorso anno non è riuscito a completare la gara, scoprendo in seguito una malattia che è riuscito a prendere per tempo e curare. Oggi è pronto a riprovarci: per lui completare la mezza maratona avrà un doppio valore!”.