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Le Organizzazioni Non Governative sono soggetti privati che operano in modo indipendente ma a stretto contatto con gli Stati per garantire lo sviluppo della pace, il benessere delle collettività e la tutela dei diritti umani fondamentali

Le organizzazioni non governative (ONG) sono organizzazioni private senza scopo di lucro che realizzano iniziative a carattere umanitario e di cooperazione allo sviluppo. L’elemento che le contraddistingue è l’assoluta indipendenza dagli Stati e dalle organizzazioni governative internazionali. Riconosciute ufficialmente dal ministero degli Esteri, talvolta possono essere accreditate presso organismi internazionali come il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite o l’Unione Europea. Il termine Organizzazione Non Governativa è stato citato per la prima dall’ONU. L’articolo 71 della Carta costituzionale delle Nazioni Unite prevede infatti che il Consiglio economico e sociale possa avvalersi del consulto di “Organizzazioni Non Governative interessate alle questioni che rientrano nella sua competenza”.

Cosa vuol dire Organizzazione Non Governativa?

Le ONG Organizzazioni Non Governative o associazioni non governative si chiamano così per sottolineare la loro completa autonomia dai governi. Anche se sono riconosciute ufficialmente e collaborano di frequente con le istituzioni, le ONG non nascono per volere di uno Stato. Ciononostante, esse svolgono un ruolo centrale nella società civile, per la tutela dei diritti umani e l’attuazione di politiche con una ricaduta positiva per il benessere collettivo. In Italia, sono regolate dalla legge 49/1987 che ne definisce un duplice scopo:

  • advocacy – difesa dei diritti umani fondamentali e denuncia della loro violazione
  • policy making – progresso della pace e della crescita economica e sociale nei Paesi in via di sviluppo.

Che cosa sono le ONG e di cosa si occupano?

Possiamo inoltre identificare tre elementi distintivi che caratterizzano le Organizzazioni Non Governative:

  • uno scopo specifico che orienta ogni loro azione
  • l’elemento personale, ovvero la presenza di uno o più soggetti che ne rappresentano concretamente e per storia personale la vocazione
  • la forte motivazione e identificazione con la causa delle persone che ne fanno parte e che lavorano per esse.

Si occupano di cooperazione internazionale allo sviluppo operando nei contesti dov’è necessario tutelare i diritti umani, in presenza di guerre, carestie, epidemie, dove imperversano fame e povertà e ovunque sia necessario intervenire per ripristinare una condizione di vita dignitosa. Il lavoro delle ONG è complesso e si articola in diversi ambiti. All’interno delle ONG lavorano infatti professionisti di diversi settori, dai medici ai mediatori culturali, dagli ingegneri agli esperti di marketing.

Qual è la differenza tra Organizzazioni Governative e Non Governative?

Le Organizzazioni Governative sono, come si intuisce dal nome, dirette emanazioni del governo. Esse vengono gestite direttamente dalle autorità statuali e sono regolate dal diritto pubblico internazionale. In particolare, le organizzazioni internazionali governative sono formate da più Stati attraverso un accordo internazionale, con lo scopo di risolvere problemi comuni a diverse nazioni, nell’interesse della tutela di diritti internazionali. Ad esempio, sono organizzazioni internazionali governative l’ONU, la NATO, l’OSCE, l’UNHC, l’UNICEF, la FAO, l’UNESCO.

Che cosa fanno le Organizzazioni Non Governative

Il termine Organizzazione Non Governativa (ONG) racchiude al suo interno una molteplicità di realtà dalla vocazione universale, ma con caratteristiche e scopi anche molto differenti. Le ONG possono essere enti benefici, portare avanti specifici interessi religiosi o politici, lottare per determinati obiettivi sociali, ambientali, culturali. Anche le forme giuridiche che possono assumere sono più di una, con differenze sostanziali a seconda del Paese di appartenenza. Uno degli obiettivi primari delle ONG è la cooperazione internazionale. Con il loro intervento di rilevanza internazionale, le ONG lavorano per migliorare il potenziale di sviluppo delle aree in cui operano. Ciò significa non tanto, o non solamente, intervenire sui “sintomi”, per tamponare condizioni d’emergenza e contingenti che impediscono alle persone di vivere in una condizione di benessere.

Ma agire affinché le comunità, le popolazioni, gli Stati siano in grado di crescere e svilupparsi, migliorando nel tempo il benessere collettivo in modo sempre più autonomo. Questo principio comporta un lavoro meticoloso sulle relazioni, sul capitale umano e sociale dei territori, con l’obiettivo di generare competenze e fiducia. Al contempo è imprescindibile il ruolo delle ONG nell’attuazione e nello sviluppo dei processi di pace. Il principio cardine che le guida è che la guerra rappresenta un momento transitorio, ma la pace, pur essendo sempre possibile, va costruita, perché non è una condizione spontanea né tantomeno scontata. Anche in questo caso occorre agire sulle istituzioni, affinché acquisiscano gli strumenti e le risorse per stabilire e implementare situazioni di pace.

Chi paga le spese delle ONG?

Normalmente le Organizzazioni ONG sono finanziate da donazioni di comuni cittadini e di filantropi, di enti e fondazioni. Le più grandi e strutturate, tuttavia, possono anche ricevere denaro pubblico. Le ONG riconosciute dal ministero degli Esteri hanno infatti la possibilità di accedere ai contributi riservati alle associazioni di cooperazione. Inoltre, possono anche ottenere altri finanziamenti pubblici da parte dell’Unione Europea, dei ministeri, delle agenzie delle Nazioni Unite o degli enti locali per la realizzazione di progetti specifici. Quella di accedere o meno ai finanziamenti pubblici è una scelta che spesso divide le ONG. Molte lo fanno, in modo da avere maggiori risorse a disposizione per portare avanti al meglio i propri progetti. Altre preferiscono evitarlo, puntando esclusivamente sulle donazioni, per tutelare al massimo la propria indipendenza di pensiero e di azione da possibili interferenze politiche.

Storia delle ONG italiane

Le ONG hanno iniziato a svilupparsi in Italia tra gli anni ’60 e gli anni ’70. Il primo riconoscimento normativo è la legge 38/1979 che ne definisce i requisiti per conseguire l’idoneità a lavorare nella cooperazione allo sviluppo. Pur non essendo di emanazione statale, quindi, fin da subito rappresentano un supporto del quale lo Stato non può fare a meno. L’attuale legge 125/2014 introduce invece le Organizzazioni della Società Civile (OSC), una categoria che comprende le ONG, ma è più ampia. Le ONG sono impegnate, in particolare, nella cooperazione internazionale allo sviluppo. Nella categoria delle OSC rientrano anche:

  • enti del Terzo settore
  • organizzazioni di commercio equo e solidale, della finanza etica e del micro credito
  • organizzazioni e associazioni delle comunità di migranti
  • imprese cooperative e sociali
  • organizzazioni sindacali
  • fondazioni
  • organizzazioni di volontariato
  • associazioni di promozione sociale. 

Quante sono le ONG italiane?

In base ai dati del ministero degli Affari Esteri, le Organizzazioni Non Governative italiane sono 256. Tali organizzazioni  occupano circa 27mila persone, delle quali 12.500 sono volontari. Sono  invece 7000 le organizzazioni internazionali non governative accreditate presso le Nazioni Unite per il presidio e lo sviluppo del processo di pace tra Paesi e all’interno di ogni singolo Stato.

Organizzazioni non governative elenco

Quali sono le ONG più famose? Tra le Organizzazioni Non Governative internazionali più importanti (con sedi anche in Italia) ricordiamo:

  • Amnesty International
  • ActionAid
  • CBM
  • TDH – Terre des hommes
  • Save the Children
  • Oxfam
  • Medici senza frontiere
  • WWF
  • Greenpeace International.

E nello specifico tra le ONG italiane:

  • Emergency
  • Caritas italiana
  • Comunità di Sant’Egidio
  • Nessuno tocchi Caino
  • Legambiente
  • Cesvi – Cooperazione e Sviluppo
  • CISP – Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli
  • COOPI – Cooperazione Internazionale
  • COSV – Coordinamento delle Organizzazioni per il Servizio Volontario
  • INTERSOS.
Elisa Rosso

Laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso Università di Torino, lavora da sempre nel non profit e nel sociale con un significativa esperienza nel settore raccolta fondi di grandi e piccole ONP (Amnesty International e NutriAid). Nell’autunno 2016 approda in Rete del Dono, dove si occupa di dare assistenza e consulenza alle ONP e alle Fondazioni per la promozione dei loro progetti e l'ottimizzazione delle campagne di raccolta fondi.

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