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Esistono diverse tipologie di sgravi fiscali per donazioni, che si traducono nella detrazione o deduzione durante la dichiarazione dei redditi. Ecco come funziona.

Gli sgravi fiscali per le donazioni rappresentano un ulteriore incentivo a donare. Infatti, tutte le donazioni ed erogazioni liberali godono di importanti agevolazioni fiscali: al momento della dichiarazione dei redditi, possono essere dedotte o detratte dal reddito imponibile. L’importante è che le donazioni siano state effettuate tramite un pagamento elettronico o comunque tracciabile, dunque non in contanti (è necessario l’estratto conto o altro documenti che certifichi la transazione). Anche donazioni effettuate tramite le piattaforme di crowdfunding godono degli stessi sgravi fiscali. Vediamo di capire meglio come funziona.

Erogazioni liberali in denaro

Le erogazioni liberali in denaro sono contributi o donazioni effettuati da privati o aziende per scopi benefici, culturali, sociali o di utilità pubblica. Le erogazioni liberali possono essere utilizzate per finanziare programmi educativi, assistenza sociale, ricerca scientifica, progetti culturali e molte altre attività a fini benefici. Sono deducibili fiscalmente, consentendo a chi effettua la donazione di ottenere vantaggi fiscali.

 

Sgravi fiscali per donazioni

Donazioni e sgravi fiscali: come funziona? Grazie alle nuove norme introdotte dalla Riforma del Terzo settore, in fase di compilazione del 730 si può chiedere la deduzione o detrazione per donazioni in favore di numerose realità che operano nell’ambito della  beneficenza. Effettuando una donazione verso onlus, organizzazioni di volontariato o altri enti del Terzo settore con bonifico bancario, assegni bancari o postale oppure tramite carta di credito si ottengono rilevanti vantaggi fiscali. In questo modo, contribuendo a sostenere una causa benefica si ricevono anche degli sgravi fiscali.

Donazioni sgravi fiscali: quali donazioni si possono scaricare?

È possibile scaricare una donazione in denaro verso molteplici soggetti, tra i quali:

  • onlus
  • associazioni di volontariato
  • fondazioni e associazioni legalmente riconosciute senza scopo di lucro
  • organizzazione non lucrativa di utilità sociale
  • associazioni sportive dilettantistiche
  • ong
  • attività culturali e artistiche
  • istituti scolastici
  • istituzioni religiose
  • enti universitari, di ricerca ed enti parco regionali e nazionali.

In questo elenco rientra la maggior parte di realtà che chiede donazioni. In ogni caso, sul sito dell’ Agenzia delle entrate è pubblicato un elenco che include tutte le realtà che offrono la possibilità di scaricare la donazione: in questo modo non avrete più dubbi.

Quanto si detrae dalle erogazioni liberali?

Prima di tutto occorre distinguere tra detrazione e deduzione. Gli oneri detraibili impattano direttamente sull’imposta lorda a carico del contribuente, e la riducono. Le detrazioni d’imposta previste per le donazioni ed erogazioni liberali sono pari al 19%, 26%, 30% o 35% in base alle caratteristiche dell’ente che ha ricevuto il contributo, come vedremo in seguito nel dettaglio. Gli oneri deducibili sono invece costi che possono essere portati in diminuzione dal reddito complessivo calcolato prima dell’imposta ai fini Irpef.

Sgravi fiscali donazioni 19%

Prevedono una detrazione d’imposta del 19% le donazioni per:

  • popolazioni colpite da calamità pubbliche o da altri eventi straordinari effettuate tramite organizzazioni internazionali di cui l’Italia fa parte, Onlus, fondazioni, comitati ed enti attivi in questo ambito, associazioni, amministrazioni pubbliche ed enti pubblici non economici;
  • società e associazioni sportive dilettantistiche;
  • attività culturali e artistiche pubbliche, enti dello spettacolo pubblici, appartenenti a fondazioni e associazioni legalmente riconosciute senza scopo di lucro e verso fondazioni operanti nel settore musicale;
  • istituti scolastici di ogni ordine e grado, statali e paritari senza scopo di lucro.

Sgravi fiscali donazioni 26%

Prevedono una detrazione d’imposta del 26% le donazioni per:

  • Onlus, iniziative umanitarie, religiose o laiche, gestite da fondazioni, associazioni, comitati ed altri enti;
  • partiti politici iscritti nella prima sezione del registro nazionale.

Sgravi fiscali 30% e 35%

Rientrano in quest’ultima categoria le donazioni verso organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus) e associazioni di promozione sociale iscritte in appositi registri nazionali.

Chi può ottenere sgravi fiscali per donazioni

Gli sgravi fiscali donazioni riguardano sia le persone fisiche, sia le aziende. Relativamente alle imprese, la Riforma del Terzo settore precisa che “si applica la deducibilità fino ad un massimo del 10% del reddito complessivo dichiarato, senza più limiti assoluti”. In passato, infatti, era previsto un limite massimo di 70.000 euro, poi rimosso.

Cosa conviene deduzione o detrazione?

Al momento della dichiarazione dei redditi, bisogna scegliere tra deduzione e detrazione donazioni onlus. Infatti, non è possibile ottenere entrambi i benefici fiscali per le donazioni. Qual è dunque la strada migliore? Dipende. Tenete conto che è possibile

  • detrarre dall’IRPEF il 30% dell’importo donato fino ad un massimo di 30mila euro
  • dedurre fino al 10% del reddito complessivo dichiarato.

In linea di massima, avendo reddito superiore a 29mila euro conviene scegliere la deduzione. Questa però è soltanto una indicazione generica. Ogni caso deve essere valutato singolarmente, dunque è bene chiedere consiglio ad un commercialista o ad un caaf.

Anna Maria Siccardi

Laureata in Fisica presso Università degli Studi di Torino. Imprenditrice attiva nel settore dell’innovazione digitale sin dal 1998, ha partecipato alla nascita e allo sviluppo di aziende web quali CHL, Bakeca, Seolab, Wickedin, Jojob. E’ membro del Comitato esecutivo del Club degli Investitori di Torino. Nel 2011 ha fondato Rete del Dono insieme a Valeria Vitali e da allora si occupa di trasformazione digitale del Terzo Settore.

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