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La donazione si può dedurre oppure detrarre dalle tasse: un beneficio fiscale che costituisce un ulteriore incentivo a donare. Ecco come funziona e quale procedura seguire

Sciogliamo subito questo dubbio: sì, la donazione si può detrarre dalle tasse. Le donazioni a enti benefici possono anche portare vantaggi fiscali: una ragione in più per donare subito. In caso di donazione, potrete ottenere la detrazione oppure la deduzione in fase di dichiarazione dei redditi. L’atto di donazione si può sempre detrarre o dedurre, indipendentemente dal modo in cui viene effettuato: tramite un portale di crowdfunding, direttamente dai siti web di associazioni o organizzazioni.  Una sola regola vige sempre: la donazione deve essere effettuata tramite pagamento elettronico, dunque non in contanti.

Come avviene la detrazione fiscale dalle tasse

Una detrazione fiscale è un beneficio offerto dal governo che consente ai contribuenti di ridurre l’imponibile delle loro tasse. Alcune spese, come quelle mediche, per l’istruzione, per interventi di ristrutturazione edilizia, per risparmio energetico, donazioni a organizzazioni non profit, e polizze vita e infortuni, sono detraibili secondo la normativa fiscale italiana. Le donazioni a enti benefici rientrano dunque tra le realtà che possono ottenere la detrazione fiscale. Ciò significa che potete sottrarre una parte dell’importo donato dal vostro reddito imponibile, riducendo così l’ammontare delle tasse da pagare. Per ottenere la detrazione, bisogna dichiarare le spese sostenute nel Modello 730 o nel Modello Redditi PF (persone fisiche). Le spese vanno documentate, conservando scontrini, fatture o ricevute.

Sgravi fiscali per donazioni

L’introduzione della Riforma del Terzo settore ha fatto sì che in fase di compilazione del 730 si possa sempre chiedere la deduzione o detrazione per le donazioni. Per ottenere l’agevolazione fiscale, la donazione deve rispettare determinati requisiti. In primo luogo l’ente beneficiario deve essere riconosciuto dallo Stato, come le ONLUS, le associazioni di promozione sociale e le fondazioni. Inoltre, la donazione deve essere tracciabile, quindi effettuata con strumenti come bonifici, carte di credito, assegni bancari, ecc. I pagamenti in contanti non sono ammessi. Conservate quindi le ricevute dei pagamenti e portatele al momento della dichiarazione dei redditi.

Deduzione o detrazione?

In fase di dichiarazione dei redditi dovrete scegliere se detrarre o dedurre un importo dalla vostra donazione. Non si possono ottenere entrambi gli sgravi. La detrazione permette di ridurre l’imposta lorda da pagare di una percentuale della donazione. La deduzione consente di ridurre il reddito imponibile della donazione, riducendo così l’importo su cui vengono calcolate le tasse. La deducibilità ha un limite massimo del 10% del reddito complessivo dichiarato.

Tuttavia, tenete conto che, in linea di massima, se il vostro reddito supera i 29mila euro allora la deduzione è più conveniente. Questo perché si può detrarre dall’IRPEF il 30% della donazione fino ad un massimo di 30mila euro e si può dedurre fino al 10% del reddito complessivo. Consigliamo in ogni caso di farvi consigliare da un commercialista o dall’addetto del caaf per valutare in modo più accurato la situazione specifica.

Quali tipi di donazioni si possono detrarre dalle tasse

Molte donazioni sono deducibili dalle tasse, ma non tutte. Per ottenere la detrazione fiscale, è necessario donare a un ente riconosciuto dal governo e registrato. È importante verificare la qualifica del destinatario delle donazioni prima di effettuare una donazione. Si possono detrarre donazioni in denaro effettuate a:

  • ong
  • attività culturali e artistiche
  • enti universitari, di ricerca ed enti parco regionali e nazionali
  • onlus
  • istituti scolastici
  • istituzioni religiose
  • associazioni di volontariato
  • associazioni sportive dilettantistiche
  • fondazioni e associazioni legalmente riconosciute senza scopo di lucro
  • organizzazione non lucrativa di utilità sociale.

Se avete dei dubbi, potete consultare il sito dell’ Agenzia delle entrate dove è presente un elenco di tutte le realtà che rientrano in queste categorie. Per quanto riguarda le donazioni effettuate tramite Rete del Dono, sono sempre tutte detraibili, dunque potete procedere tranquillamente.

Chi può ottenere la detrazione dalle tasse per una donazione

La richiesta di detrazione o deduzione dalle tasse per una donazione riguarda sia le persone fisiche, sia le aziende. Tutti i cittadini, come lavoratori dipendenti, pensionati e lavoratori autonomi, possono ottenere la detrazione per le donazioni, purché queste siano effettuate con mezzi tracciabili. Chiaramente, la detrazione è concessa a chi ha residenza fiscale in Italia e presenta una dichiarazione dei redditi nel Paese. 

Anche le imprese possono dedurre le donazioni a determinati enti benefici, sempre entro i limiti di legge. Le società possono scegliere tra dedurre la donazione dal reddito imponibile o usufruire della detrazione. La Riforma del Terzo settore precisa soltanto che, per le imprese, “si applica la deducibilità fino ad un massimo del 10% del reddito complessivo dichiarato, senza più limiti assoluti”.

 

Quanto si paga di tasse su una donazione?

In Italia esiste una imposta sulle donazioni che viene applicata solo se il valore donato supera determinate soglie, variabili in base al grado di parentela tra il donante e il beneficiario. Le donazioni di modico valore non ne sono soggette. Il concetto di “modico valore” non è preciso, ma in generale l’imposta riguarda cifre piuttosto significative. Ad esempio, le donazioni tra parenti in linea retta (figli, genitori) prevedono un’aliquota del 4% sul valore eccedente 1 milione di euro per ciascun beneficiario. Tra fratelli e sorelle un’aliquota del 6% sul valore eccedente 100.000 euro per ciascun beneficiario.

Le donazioni a enti di beneficenza, ONLUS, enti religiosi, e altre organizzazioni non profit riconosciute dallo Stato sono generalmente esenti da imposta. In questi casi, la donazione non è tassata, anche se di importo elevato, incentivando il sostegno a cause sociali e culturali o con altre finalità di pubblica utilità . Ciò significa che un ente del Terzo Settore non paga imposte sulle donazioni ricevute, purché queste siano destinate allo svolgimento delle attività istituzionali o statutarie dell’ente. L’esenzione dall’imposta sulle donazioni è prevista dal Codice del Terzo Settore, il quale specifica che le donazioni verso enti iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) sono esenti non solo dall’imposta sulle donazioni, ma anche da quelle ipotecarie e catastali.

Inoltre, il regime fiscale agevolato implica che i fondi raccolti attraverso donazioni o attività occasionali di raccolta fondi non concorrano alla formazione del reddito imponibile dell’ente, purché rispettino le norme del Codice del Terzo Settore e siano destinati alle finalità istituzionali​.

Anna Maria Siccardi

Laureata in Fisica presso Università degli Studi di Torino. Imprenditrice attiva nel settore dell’innovazione digitale sin dal 1998, ha partecipato alla nascita e allo sviluppo di aziende web quali CHL, Bakeca, Seolab, Wickedin, Jojob. E’ membro del Comitato esecutivo del Club degli Investitori di Torino. Nel 2011 ha fondato Rete del Dono insieme a Valeria Vitali e da allora si occupa di trasformazione digitale del Terzo Settore.

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