Il termine team building si riferisce a un insieme di attività volte a rafforzare lo spirito di squadra e la cooperazione tra i membri di un’azienda. Ecco qualche idea da proporre ai propri dipendenti
Il team building è un insieme di attività che coinvolgono le risorse umane di un’azienda con lo scopo di rafforzare lo spirito di squadra, migliorare l’ ambiente di lavoro, incentivare la capacità di lavorare in gruppo. Le attività di team building possono essere tante e diverse tra loro. Dall’ evento aziendale ad attività sportive. Da giochi come la escape room, volti al raggiungimento di un obiettivo, ad attività di formazione esperienziale. Il team building aziendale può essere considerato un modo per creare un solido gruppo di lavoro, sviluppando competenze, incentivando l’orientamento al problem solving e creando un senso di identità individuale e collettiva nei propri dipendenti. Ogni membro del team acquisisce un ruolo e uno scopo all’interno di un gruppo di persone, ma l’obiettivo può e deve essere raggiunto grazie ad un efficace lavoro di squadra.
Solo il 37% delle aziende italiane ha un programma di coinvolgimento dipendenti, ma ben l’85% dei dipendenti lo accoglie con entusiasmo e partecipa quando la società ne offre la possibilità. Questo dimostra che i dipendenti sono interessati: basta dare loro una opportunità per attivarsi. Le ricerche confermano che 7 dipendenti su 10 vorrebbero essere coinvolti in attività sociali e 3 su 4 preferiscono un ambiente di lavoro con un impatto sulla società. Lo scopo del team building è lavorare insieme per realizzare un progetto e portarlo a termine. Lo è anche concludere una staffetta, garantire una vacanza o un pullmino ai bambini di una non profit, così come lo è cooperare in ufficio. La Csr diventa un grande allenamento di team building che coinvolge tutti in modo trasversale.
Cos è il team building
Il team building è uno strumento che molte aziende utilizzano in diverse circostanze. Quando il gruppo di lavoro è “giovane”, perché costituito da poco, e quindi ancora non molto coeso. Quando il gruppo è in crisi o deve affrontare un periodo di stress. O semplicemente come una buona abitudine – come avviene sempre più di frequente – per migliorare le performance dei dipendenti e rendere più piacevole l’ambiente di lavoro. Il team building nasce da una rielaborazione dei principi del gioco, dello sport, di attività ricreative e culturali come il teatro, l’arte, la musica. Oggi è un contenitore molto ampio e flessibile, che consente alle aziende di individuare le modalità più adatte alle proprie caratteristiche e a quelle dei propri dipendenti. A questo proposito, può essere una buona idea coinvolgere i lavoratori nella scelta e nella pianificazione delle attività di team building.
In linea generale, possiamo distinguere tra un team building dal carattere prevalentemente formativo e un team building di stampo più prettamente ludico. La linea di confine, tuttavia, può essere ed è sempre più spesso sfumata. Anche per la crescente importanza che le soft skills stanno acquisendo in ambito aziendale. Nel primo caso, comunque, prevale la consapevolezza dei partecipanti rispetto alle competenze acquisite e ai cambiamenti avvenuti. Ne secondo, il focus è totalmente orientato sull’esperienza in sé.
Team building outdoor
La maggior parte delle aziende sceglie di svolgere esperienze di team building all’aria aperta, perché questo contesto offre sicuramente maggiori opportunità ed è di per sé più piacevole e divertente. Tra quattro mura, infatti, si possono svolgere solo giochi con simulazioni di ruoli, realizzare case-history, discussioni, business game. All’esterno, invece, le attività sono potenzialmente infinite. Dai giochi di squadra alle attività a stretto contatto con la natura, come rafting, alpinismo e così via. All’aria aperta ci si trova in relazione con una situazione reale ma non usuale che spinge ad affrontare sfide e difficoltà pratiche. Affinché i partecipanti possano collegare questo momento alla vita quotidiana in azienda è utile proporre un momento di condivisione e di riflessione in cui si parla di com’è andata l’esperienza, dei sentimenti che ha suscitato e delle emozioni provate. Alcune idee team building all’aria aperta?
- Sport: trekking, vela, climbing, guida sportiva, orienteering, canottaggio, laser game, golf e mini golf, volley, rugby…
- Avventura: camping, escape room, giochi senza frontiere, outdoor challenge, corse a tappe, percorsi di sopravvivenza, caccia al tesoro…
- Espressività e creatività: improvvisazione teatrale, tableau vivant, gestione della voce, laboratorio di percussioni, laboratorio corale o di ballo, corso di writing…
- Sostenibilità e volontariato ambientale e sociale: una giornata a stretto contatto con un’organizzazione che opera sul territorio in diversi settori.
Spirito di squadra, sostenibilità e volontariato
Approfondiamo l’ultima categoria, ovvero quella legata all’ambito del volontariato. Il team building sostenibile rappresenta oggi una delle scelte preferite dalle aziende perché unisce i vantaggi delle classiche attività di gruppo ad una ricaduta benefica per la collettività, con inoltre un buon ritorno d’immagine per l’azienda stessa. In che cosa consiste? Anche in questo caso, le attività sono molteplici. Uno degli ambiti più quotati è quello dell’ambiente. Con i dipendenti si può organizzare una giornata dedicata alla pulizia dei parchi, oppure in supporto ad associazioni che operano per l’ambiente o per il benessere degli animali, ad esempio presso canili e gattili comunali.
Altrettanto proficuo è il tempo trascorso insieme in ambito sociale, dando ad esempio una mano agli operatori di una casa famiglia o a chi lavora a stretto contatto con i bambini o le persone bisognose. Infine, un altro modo per coinvolgere i dipendenti può essere quello di creare insieme una raccolta fondi per una buona causa. Piattaforme di crowdfunding come Rete del Dono propongono numerose iniziative, tra le quali scegliere la più vicina alla sensibilità dell’azienda e dei suoi membri. Oltre a scegliere tra le proposte preesistenti, le aziende possono creare la propria raccolta fondi. Collegandola, magari, ad un’attività di team building svolta in ambito sociale o ambientale. In questo modo, la partecipazione del team aziendale prosegue anche dopo la giornata di lavoro collettivo, fortificando l’adesione alla causa.
Rete del Dono e l’esperienza di Milano Marathon
La Corporate Social Responsability trova nell’attività fisica il partner ideale. La corsa, in particolare, unita a uno scopo solidale e a un forte spirito di squadra, diventa una ottima occasione di team bulding e si sposa bene con le tematiche del mondo del lavoro. Competizione, fatica, momenti di crisi e premi, ma soprattutto etica. Sono tutti aspetti che chi corre e chi lavora conosce bene. Provare l’esperienza di una maratona aiuta senza dubbio una squadra di colleghi a crescere.
Dall’esperienza di Rete del Dono e Milano Marathon, emerge che è proprio la sfida contro se stessi un punto importante. Lo sport aiuta a superare gli ostacoli, anzi insegna come fare per superarli. Generali, title sponsor della Milano Marathon 2019, ha messo in pratica il programma di Csr con i suoi gruppi di lavoro, portando a correre oltre 50 staffette. Sono stati i dipendenti stessi a proporre le non profit da sostenere: Fondazione L’Albero della Vita, Mission Bambini e Cbs. Ogni anno, le aziende raccolgono circa il 30% del totale della raccolta fondi solidale di Milano Marathon. Accanto ai grandi gruppi internazionali, ci sono realtà molto legate al territorio e studi professionali, tutte spinte dal desiderio di coniugare sport, team building tra i propri dipendenti e solidarietà.