Un progetto di
L’ARTE CHE CURA
Il progetto “L’arte che cura” si rivolge alle persone con la malattia di Alzheimer, ai loro familiari, operatori e volontari. I familiari sono chiamati spessissimo “malati sotterranei” perché a fronte dell’enorme carico assistenziale dato dalla malattia del loro caro, si dimenticano di sé stessi.
Le persone malate di Alzheimer, ed i loro familiari hanno il diritto di sentirsi ancora felici, nonostante il progredire della malattia. Con la realizzazione del progetto “L’arte che cura” è ancora possibile! il nostro obiettivo è di creare un ponte emotivo che unisca le persone, attraverso la bellezza che l’arte spontaneamente emana, facendo sì che possano vivere una esperienza sensoriale che possa connetterli direttamente con le loro emozioni positive.
Toccare, esplorare, guardare rispettosamente le opere d’arte non diventa una semplice uscita al museo, ma una eccezionale esperienza emozionale. Pittura, disegno, scultura, diverranno delle vere e proprie attività da svolgere al proprio domicilio, attraverso la conduzione di laboratori artistici con facilitatori emozionali, che saranno in grado di modificare in meglio il comportamento e lo stato d’animo delle persone malate.
Sostenerci in questo progetto di raccolta fondi, significa per l’associazione A.I.M.A. donare la possibilità ai malati di Alzheimer di sentirsi nuovamente persone, nonostante la sconvolgente malattia che li affligge, persone quindi normali che provano sensazioni e sentimenti, che non conoscono la barriera dell’isolamento, della frustrazione che la malattia in altre condizioni genera spietatamente.