Un progetto di
Una Promessa per la Ricerca sulla SLA
"Non è vero che non esiste una cura per la SLA, occorre solo scoprirla!"
Quest'anno si ricorda la prima diagnosi di SLA, risalente a ben 150 anni fa.
La malattia fu descritta per la prima volta nel 1824 da Charles Bell, ma fu solo nel 1869 che Jean-Martin Charcot riuscì ad identificare il legame tra i sintomi e i problemi neurologici, coniando il termine "sclerosi laterale amiotrofica" nel 1874, esattamente 150 anni fa. 150 anni di dolore, di storie di vita, di persone che si sono unite per trovare la forza in un abbraccio.
Ad oggi, infatti, non sono ancora state scoperte le cause e non c'è una cura per guarire dalla SLA, nonostante la ricerca stia facendo moltissimi passi avanti per approfondire la conoscenza della malattia ed individuare trattamenti efficaci.
Così, per sostenere la Ricerca Scientifica, uno dei suoi obiettivi di missione, AISLA porta avanti impegni concreti e tangibili, tra i quali:
AriSLA, la Fondazione Italiana di Ricerca dedicata alla SLA fondata nel 2008 proprio da AISLA al fianco di Fondazione Telethon, Cariplo e Fondazione Vialli e Mauro, che supporta la ricerca in settori diversi ma complementari. I finanziamenti coinvolgono la ricerca di base, la ricerca traslazionale, la ricerca clinica e la ricerca tecnologica;
la ricerca clinica promossa e portata avanti dai Centri Clinici NeMO, focalizzata a capire se e quanto un nuovo trattamento sia efficace nel curare una patologia e migliorare la qualità di vita del paziente.
la prima Biobanca Nazionale SLA, che raccoglie e custodisce campioni biologici da pazienti affetti da SLA provenienti da vari centri di ricerca clinica in Italia per standardizzarne la conservazione e l’analisi e che si interfaccia con il Registro Nazionale, pensato per censire le persone colpite dalla malattia nel nostro Paese per poter migliorare l’assistenza e rendere più facile il loro coinvolgimento in studi clinici.
L’unica speranza per chi soffre di SLA è rappresentata dalla ricerca scientifica, strumento concreto con cui è possibile scoprire trattamenti e cure efficaci e fornire risposte ai bisogni delle 6.000 persone che attualmente nel nostro Paese convivono con la malattia.
Continueremo a credere in un futuro senza SLA, ma per raggiungerlo abbiamo bisogno anche di Te! Fai la tua Promessa per la Ricerca
Grazie di cuore.