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Condivivere la Milano Marathon 2022
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Tue 29 Mar 2022
Cosa abbiamo fatto con i soldi raccolti fino ad oggi
Dall'inizio della guerra abbiamo raccolto 13.000€ per sostenere la Casa della Misericordia.
10.000€ li abbiamo spediti direttamente alla "Casa" mentre 3.000€ sono serviti per acquistare medicinali in Italia da spedire in Ucraina.
Il nostro primo obiettivo di raccolta fondi è 20.000€ in modo da continuare ad aiutare i circa 130 profughi accolti oggi alla "Casa".
I bisogni sono sempre urgenti: è previsto l'arrivo di altre 100 persone da Kiev a cui Tetyana e il suo personale daranno asilo.

Mon 21 Mar 2022
Aggiornamento del 21 marzo dalla Casa della Misericordia
La guerra ha obbligato i bimbi con disabilità e chi si cura di loro ad evacuare la Casa della Misericordia per spostarsi verso Italia, Polonia, Slovacchia, USA e Canada.
Oggi la "Casa" accoglie almeno 100 sfollati che provengono dalle città più colpite dai bombardamenti come Kyiv, Bucha, Kharkv, Donetsk. Sono minori, donne con i loro piccoli, anziani, persone con gravi invalidità.
Alcune di queste persone sono arrivate alla "Casa" dopo diversi giorni senza mangiare, bere dormire.
Il personale della "Casa" sta cercando di accogliere il maggior numero di persone ma sta anche lavorando per trovare altre sistemazioni o famiglie che possano dare ospitalità a queste persone in fuga.

Tue 15 Mar 2022
Aggiornamento del 15 marzo dalla Casa della Misericordia
Chi parla è Tetyana Dubyna, presidente della Casa della Misericordia: «Cari amici, grazie ancora per la vostra vicinanza e il vostro sostegno. La situazione si fa sempre più preoccupante: i recenti attacchi anche nella parte occidentale del Paese ci fanno sentire in pericolo e ci hanno spinto ad accelerare l’evacuazione dalla Casa della Misericordia. Nello scorso fine settimana le ultime persone tra donne e bambini sono riuscite a raggiungere l’Italia, accompagnate da due responsabili della struttura. Lo stesso ministero degli Affari Sociali ucraino ha comunicato di aver evacuato duemila minori fragili da istituti e orfanotrofi pubblici. I cento posti letto allestiti per gli sfollati da altre zone del Paese bombardate (Kyiv, Bucha, Kharkiv, Donetsk) sono intanto già tutti occupati: stiamo accogliendo minori, donne sole, feriti, anziani, disabili… Parte del personale della Casa, a ranghi ridotti, è rimasto al lavoro per dare loro conforto e assistenza. Non sappiamo come faremo per gli approvvigionamenti e per la sicurezza di cose e persone, Dio ci aiuterà…"


