Un'iniziativa di
MMM-NS Savona-Monviso3841-Savona
"Ciao Mamma, guarda come mi diverto”
Questa bellissima canzone di Jovanotti degli anni 90 ha fatto parte come colonna sonora delle mie prime avventure in montagna e facendola ascoltare a mia madre, Adriana, speravo la tranquillizzasse nel vedermi partire ad ore folli con sogni da realizzare, che per lei erano inquietanti. Crescendo, i miei sogni lo fecero insieme a me, purtroppo però arrivarono anche le prime preoccupazioni. A pochi giorni dalla partenza della mia prima spedizione in Himalaya, mamma iniziò a cambiare, in poco tempo scoprimmo che la sua vita e di conseguenza la nostra, non sarebbe più stata come prima.
Mamma peggiorava, la nostra vita rallentava insieme a lei, la tristezza mi soffocava e di conseguenza, forse, inseguivo sogni sempre più grandi, per evadere da una realtà che non accettavo.
L’Alzheimer ci investì come un treno a tutta velocità, travolgendoci.
Mamma ancora molto giovane, entrò nel suo mondo.
Le attenzioni non le mancarono mai, poiché decidemmo di tenerla a casa per poterla sempre coccolare. Quando ci lasciò decisi di fermarmi non provando piacere neppure sulle mie amate montagne.
Cambiai vita, lavoro e molte delle mie convinzioni svanirono.
Grazie anche alla mia amatissima Arianna, ricominciai insieme a lei e passo dopo passo ritornai ad avere nuovi stimoli.
Certo non sono più allenato come ai tempi, il fisico è logoro, ma il desiderio di tornare a faticare è più forte che mai.
Amo faticare!
Proprio per questo motivo ho deciso di provare questa nuova avventura che mi porterà dal mare al Monviso “& back”-noStop- dove la testa, dovrà farla da padrone per sopperire al poco allenamento e per dosare le energie fino all’ultima goccia.
Proprio la testa che l’Alzheimer, senza preavvisi e senza scrupoli, mette in stand-by.
Non sarà un impresa, ne tantomeno un record, ma solo un viaggio, che cercherò di portare a termine, per dimostrare che la testa è fondamentale anche nelle prove dí endurance ed è inaccettabile pensare che ancora oggi non ci sia una terapia per debellare questa malattia così subdola e disarmante sempre più diffusa anche in età prematura.
Se vorrete seguirmi per curiosità o per scommettere se e come porterò a termine questo viaggio, vi chiedo di farlo sostenendo la Fondazione Maratona Alzheimer, che segue attivamente la ricerca e il sostegno di tutte le famiglie coinvolte.
Vi saluto e ringrazio anticipatamente tutti coloro che vorranno, anche con una minima donazione, contribuire a questo importante progetto di ricerca.
In calce troverete i canali social dove potrete viaggiare insieme a me
@gallians-marco
@fondazionemaratonaalzheimer
Un abbraccio
Marco