Un'iniziativa di
Roberto per il Rotary Club Latina
Il “manca tanto così…” purtroppo, si sta allargando
La recrudescenza della poliomielite a livello globale è in parte legata a conflitti e crisi umanitarie che interrompono i programmi di immunizzazione. Nelle regioni colpite i sistemi sanitari vengono compromessi, e questo riduce le coperture vaccinali contro la polio e altre malattie prevenibili.
A Gaza il conflitto ha portato a un crollo della copertura vaccinale, permettendo la ricomparsa del virus in un bambino di 10 mesi dopo decenni di assenza. Situazioni simili sono state osservate in Afghanistan e Pakistan, dove la poliomielite rimane endemica. L’instabilità politica, la difficoltà di accesso alle aree di conflitto e la sfiducia verso le campagne di vaccinazione contribuiscono al diffondersi del virus.
Inoltre, i flussi di rifugiati e sfollati spesso aumentano il rischio di trasmissione, specialmente in situazioni di sovraffollamento e mancanza di accesso a servizi igienico-sanitari adeguati. Tuttavia, il Rotary con l’iniziativa globale per l’eradicazione della polio (GPEI) in collaborazione con l’OMS, l’Unicef e altri partner, sta continuando a lavorare anche in queste difficilissime condizioni per contenere il virus.
In risposta al recente focolaio di Gaza, il Rotary ha stanziato 500.000 $ per sostenere una campagna di vaccinazione in due fasi, svoltasi tra settembre e ottobre 2024.
Nella prima fase sono stati vaccinati con successo oltre il 95% dei bambini idonei, e la seconda è attualmente in corso.
Dall’avvio del secondo ciclo di campagna antipolio a Gaza il 14 ottobre 2024, 442.855 bambini sotto i 10 anni sono stati vaccinati con successo nel centro e nel sud della Striscia di Gaza – il 94% del target in queste aree. Un totale di 357.802 bambini tra i 2 e i 10 anni hanno ricevuto integratori di vitamina A come parte delle azioni per integrare la consegna di vaccini contro la polio con altri servizi essenziali a Gaza.
Il contributo del Rotary è fondamentale per contrastare la diffusione della polio, soprattutto data la difficile situazione causata dal conflitto in corso a Gaza. Occorre non abbassare la guardia e continuare questa difficile battaglia che, uniti e solidali, si può e deve vincere!
Desidero riproporre come nelle precedenti raccolte, un significativo esempio di generosità, che viene dal principale protagonista della lotta alla polio: Albert Sabin.
Albert Sabin, medico e virologo, ha realizzato un vaccino di più facile somministrazione rispetto a quello Salk e quindi adatto a una vaccinazione di massa: tutti quelli che erano piccoli in quegli anni ricordano la zolletta di zucchero inzuppata di vaccino Sabin, con la quale sono stati vaccinati miliardi di bambini in tutto il mondo.
Sabin era di religione ebraica. Durante la guerra le SS gli uccisero due nipotine, Alla domanda se volesse vendicarsi, rispose: “Mi hanno ucciso due meravigliose nipotine, ma io ho salvato i bambini di tutta l'Europa. Non la trova una splendida vendetta? Vede, io credo che l'uomo più potente sia quello che riesce a trasformare il nemico in un fratello”. Sabin non volle brevettare la sua invenzione, rinunciando allo sfruttamento commerciale da parte delle industrie farmaceutiche, cosicché il suo prezzo contenuto garantisse una più vasta diffusione della cura:
«Tanti insistevano che brevettassi il vaccino, ma non ho voluto. È il mio regalo a tutti i bambini del mondo»
Dalla realizzazione del suo vaccino anti-polio, Sabin non guadagnò quindi un solo dollaro, continuando a vivere con il suo stipendio di professore universitario. Inoltre, durante gli anni della Guerra fredda, Sabin donò gratuitamente i suoi ceppi virali allo scienziato sovietico Michail Čumakov, in modo da permettere lo sviluppo del suo vaccino anche in Unione Sovietica. Anche in questo caso Sabin andò oltre le questioni politiche per un bene superiore.
Quale esempio migliore sia per il motto del Rotary "Servire al di sopra di ogni interesse personale" che per la mission della Fondazione Rotary “Fare del bene nel mondo”?