Fondazione BuonoLopera
Mission
Sul finire del 2021, Maribel Lopera Sierra e Stefano Buono danno origine alla Fondazione BuonoLopera.
La famiglia Buono Lopera intende fare della propria Fondazione una fucina che possa accogliere e sostenere iniziative no profit in campo sociale, culturale, artistico, scientifico e ambientale. Infatti si dedicherà, anche attraverso borse di studio, a sostenere giovani talenti in ambito scientifico e della ricerca.
Un altro punto cardine è l’azione di promozione e supporto della Fondazione nei confronti di progetti ad alto impatto sociale, che dovranno essere volti a migliorare la vita delle collettività e a contribuire nella costruzione di un futuro più sostenibile. Per questo la Fondazione BuonoLopera sta investendo e promuovendo eventi culturali negli spazi di Villa Chiuminatto il cui ricavato viene devoluto ad associazioni no profit impegnate in cause umanitarie.
Sede della Fondazione BuonoLopera è Villa Chiuminatto, un complesso architettonico del 1923 che prende il nome dal suo committente, il Commendatore Giacomo Chiuminatto.
La Villa è opera dell’architetto piemontese Gottardo Gussoni, pupillo del grande Fenoglio, scelse di costruirla insolitamente in travertino e con uno stile eclettico, in netto contrasto con gli altri villini nel quartiere della Crosëtta.
In un secolo di vita, la Villa ebbe nove diverse famiglie di proprietari, ognuna dotata delle proprie peculiarità e del proprio gusto estetico, condizionati dalle diverse tendenze di stile che attraversarono i decenni del XX secolo.
Inoltre, grazie al suo fascino e la sua duttilità, la Villa è stata teatro di diverse produzioni cinematografiche e televisive, dagli anni ’50 ad oggi.
Il progetto di un libro dedicato al passato, presente e futuro di Villa Chiuminatto nasce all’inizio del 2020 per volontà della Famiglia Buono Lopera.
Del passato di questo splendido edificio si erano da tempo perse le tracce: si decide allora di riscoprirne la storia, e nel novembre del 2021, ad esito di un lungo lavoro di ricerca e sistematizzazione delle fonti raccolte, esce la prima edizione del libro, fino a raggiungere ad oggi una terza edizione ed una versione in inglese. Una parte importante del libro viene dedicata anche al recente restauro di tipo conservativo ad opera dello Studio archi 2 architetti associati di C. Alemani e Mf Andreta.