Fondazione Orizzonti
Mission
.La Fondazione Orizzonti d’Arte nasce nel 2012 per volontà del Comune della Città di Chiusi ed è una fondazione culturale di partecipazione, alla quale possono aderire soci Sostenitori e Partecipanti. La Fondazione promuove la cultura e l’arte sotto ogni sua forma. E’ per questo che le sue attività spaziano dall’ ormai consolidato Festival Orizzonti, al teatro, alla musica, alla danza, alle mostre e alla preziosa formazione teatrale e musicale. I cittadini, ed i visitatori della Città di Chiusi, possono entrare nel “labirinto culturale” che la Fondazione crea in ogni stagione, offrendo sempre la massima qualità ed accessibilità.
La Fondazione Orizzonti d’Arte persegue le seguenti finalità:
-Ottimizzare le risorse promuovendo l’integrazione di finanziamenti pubblici e privati al fine di valorizzare il patrimonio culturale, teatrale ed economico, che rappresentano alcune delle eccellenze del nostro territorio;
-Promuovere la crescita delle conoscenze, esperienze e professionalità nel campo delle arti culturali, teatrali musicali (stagioni teatrali, spettacoli, festival, concerti e manifestazioni artistiche e culturali di vario tipo), nel territorio del Comune di Chiusi;
-Incentivare nel territorio del Comune di Chiusi lo scambio di rapporti artistici culturalmente diversi per appartenenza nazionale, formazione, esperienza professionale, volontà ed interesse individuale, in uno spazio aperto destinato alla creatività e finalizzato alla pubblica fruizione.
Le nostre attività
Orizzonti Festival, giunto alla sua ventiduesima edizione (2024), continua a diramare conoscenza e stupore. Un festival che anno dopo anno si è evoluto, crescendo e affermandosi sul territorio nazionale, riconosciuto, negli anni, dal MIBAC tra i migliori 21 Festival Multidisciplinari d’Italia e dalla Regione Toscana tra i Festival estivi più meritevoli. Un festival coraggioso e ambizioso che pone attenzione alla drammaturgia contemporanea e alle giovani compagnie italiane. Un Festival che da spazio ad ogni genere di spettacolo, che sia di Teatro, Danza, Musica, Opera, Arte o Formazione. Un festival che ha visto Artisti in residenza, creazione di spettacoli, Prime Nazionali, corsi di formazione, bandi di concorso per gli under35.
«Chiusi, con il suo territorio, si pone quale luogo di scambio e di offerta culturale, con la richiesta di riconoscimento di Patrimonio Culturale e Mondiale dell’Umanità. E’ facile dunque pensare a questa Città quale originale punto di incontro e di confronto di molteplici linguaggi e diverse culture. Il Teatro, la Danza, la Musica, l’Opera, la Scrittura: espressioni universali che accomunano i popoli, trovano qui un luogo ideale di confronto, grazie alla presenza di artisti nazionali ed internazionali che si ritrovano in un territorio ricco di proposte
culturali, storiche ed artistiche di assoluto valore».
Protagonisti del teatro e della cultura hanno presentato i loro lavori nella cittadina etrusca, tra i quali: Rocco Papaleo, Compagnia Virgilio Sieni, Orchestra da Camera del Maggio Musicale Fiorentino, Roberto Latini, Ascanio Celestini, Philippe Daverio, Pino Strabioli, Alessandro Fullin, Franca Valeri, Arturo Brachetti, Ricci/Forte, Valter Malosti, Compagnia Zappalà Danza, Luis Bacalov, Simone Cristicchi, Sergio Rubini, Lella Costa.
STAGIONE TEATRALE
Il Teatro Pietro Mascagni, inaugurato il 26 giugno 1938 alla presenza del musicista M° Mascagni, è gestito dal 2012 dalla Fondazione Orizzonti d’Arte che si occupa anche della programmazione della Stagione Teatrale. Dalla prima stagione teatrale ad oggi sono stati oltre 17.000 gli spettatori che ci hanno scelto e seguito.
Giorgio Albertazzi, Silvio Orlando, Anna Foglietta, Fausto Paravidino, Rocco Papaleo, Alessandro Preziosi, Massimo Lopez, Tullio Solenghi, Andrea Scanzi, Alessandro Benvenuti, Lello Arena, Chiara Francini, sono solo alcuni dei nomi che hanno calcato il palcoscenico del Mascagni, interpretando teatro classico e comico, musica, danza e prosa.
La stagione 2023/2024 del Mascagni vede protagonisti attori primari della scena dello spettacolo dal vivo in Italia. Giuliana De Sio, Alessandro Haber, Enzo De Caro, Drusilla Foer saranno alcuni degli artisti presenti nel nuovo cartellone.
TEATRO A SCUOLA
A partire dall’anno scolastico 2013-2014 la Fondazione, in accordo con il Comune della Città di Chiusi, ha avviato un progetto con l’Istituto Comprensivo Graziano da Chiusi dal nome TEATRO A SCUOLA, per tutte le classi primarie e secondarie di primo grado, con gli obiettivi di:
- creare percorsi ad alto contenuto educativo;
- offrire alla didattica un aiuto esplicito per il raggiungimento dei propri obiettivi;
- favorire l’apprendimento reciproco fra culture e abilità diversi;
- offrire a ogni bambino gli strumenti per costruire il futuro.
In undici anni di attività, con 1896 ore di docenza, si sono realizzati 194 laboratori teatrali nelle classi, 96 lezioni aperte per condividere con i genitori il percorso svolto, 18 spettacoli scritti su misura per un totale di 30 repliche.
In questi anni si sono realizzati spettacoli per raccontare il Territorio (“Il Clanis e la palude”, “Chiusi sotto Chiusi”, “Valdy & Chiana”), la Comunità (Radio Chiusi Belli) o per riflettere sull’uomo (“Wow che meraviglia questi umani!”) o sugli studi letterari (“Esercizi di stile”).
TEATRI DI STAGIONE
Il lavoro di cui siamo più orgogliosi è quello dei TEATRI DI STAGIONE, percorsi di formazione extracurricolare partiti nel 2016, costituiti da corsi per bambini e ragazzi dai 5 ai 19 anni e per gli adulti. Ad oggi contiamo 121 allievi dai 5 anni in su divisi in 5 percorsi (5-7 anni, 8-10 anni, 11-13 anni, 14-19 anni e >20 anni).
I Teatri di Stagione sono diretti da Alessandro Manzini – I Macchiati – che, assieme ad Irene Bonzi, con professionalità, serietà e spiccata intelligenza creativa, deliziano il pubblico ed i ragazzi, con spettacoli di valore storico, culturale e antropologico. Le drammaturgie sono scritte in modo da valorizzare i singoli attori, creando ruoli bilanciati e di pari importanza, con parti scritte in base alle conoscenze e alle necessità di crescita espressiva, relazionale e personale individuali.
La novità per l’anno 2024 sono le collaborazioni con altri professionisti che andranno a impreziosire l’offerta teatrale. La formula Il teatro incontra… si rivela un’ottima opportunità di crescita per i laboratori che dopo 8 anni trovano di nuovo slancio creativo fatto di incontri che renderanno le nostre proposte teatrali diverse dalle altre presenti sul territorio.
LA VOCE DEI MUSEI. L'ECO DELLA CITTA'. PROGETTO RESET.
La Fondazione Monte dei Paschi di Siena ha promosso a partire dal 2021 Reset, misura tematica finalizzata ad accrescere le competenze delle organizzazioni culturali e creative del territorio. L’ iniziativa ha coinvolto nel suo complesso più di 50 realtà profit e non profit della provincia di Siena e ha previsto un percorso di formazione/approfondimento, i cui obiettivi specifici hanno riguardato un complessivo rafforzamento delle capacità progettuali e di innovazione dei soggetti partecipanti, il supporto della sperimentazione di pratiche innovative per il territorio e per la comunità senese, la creazione di una comunità di pratica. La Fondazione Orizzonti d’Arte ha partecipato al tavolo sul Turismo Culturale insieme ad altre 4 realtà culturali della Provincia di Siena: Associazione Culturale Altana, Culturing APS, Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte e Associazione Culturale Opificio Badesse.La Voce dei Musei, l’eco della Cittàrientra all’interno diViaggio in Valdichiana (VI.VA).Un progetto ambizioso che vuole ridefinire l’offerta del turismo culturale della Valdichiana Senese, un’area che si candida a Capitale Italiana della Cultura 2026.Si individuano a tal fine tre obiettivi:– Innovare la valorizzazione del patrimonio culturale della Valdichiana Senese;– Favorire la consapevolezza dei residenti, anche attraverso il turismo di prossimità;– Modificare la percezione degli stakeholder turistici locali (e indirettamente di quelli nazionali e internazionali). Le nove attività previste sono articolate su tutti i Comuni coinvolti e conciliano la partecipazione attiva e autentica delle comunità locali con il rinnovamento delle esperienze turistico-culturali rivolte ai visitatori, anche in virtù dei nuovi strumenti tecnologici.
Programmare performance e divulgare contenuti nei luoghi e nei contesti della cultura; ideare visite creative e produrre nuovi strumenti digitali per la scoperta del patrimonio artistico; valorizzare il ruolo della fotografia di reportage realizzata con smartphone e concepire un oggetto culinario rappresentativo della cultura enogastronomica locale; riqualificare un’area urbana con intervento artistico e organizzare visite destinate al turismo di prossimità; formare una rinnovata consapevolezza tra operatori, stakeholder e visitatori attraverso workshop su paesaggio e identità, per poi monitorare i risultati del progetto somministrando interviste mirate.Sono queste le azioni che vogliono coinvolgere diversi target di pubblici (personas), a partire dalle comunità locali per incoraggiarne un nuovo atteggiamento cognitivo verso il turismo culturale, per poi rivolgersi ovviamente ai visitatori presenti sul territorio e ai potenziali viaggiatori, oltre che agli stakeholder e alle categorie economiche e sociali connesse al comparto turistico.La voce dei musei, l’eco della cittàsi propone la realizzazione di un percorso adulti e un percorso bambini per ciascun Museo della Città di Chiusi, con particolare riferimento al Museo Nazionale Etrusco ed al Museo della Cattedrale. Gli audio-percorsi sono strutturati in modo da accompagnare i turisti alla scoperta di alcune opere dei musei attraverso un approccio narrativo di tipo teatrale e lo stesso approccio sarà sperimentato sull’itinerario di guida alla città. La prima fase è stata incentrata sulla drammaturgia, ovvero l’elaborazione della scrittura dei percorsi narrativi da parte del drammaturgo che ha operato a stretto contatto con i Direttori dei Musei; nella successiva fase di realizzazione si è lavorato alla registrazione delle voci degli adulti e dei bambini locali coinvolti nel progetto, mentre la terza fase ha previsto il montaggio e la consegna dei podcast.
GEMELLAGGIO CULTURALE
Una delle peculiarità maggiori della Fondazione è quella di creare, sempre, nuovi progetti, avviare percorsi diversi, il tutto mantenendo sempre il filo conduttore della cultura e della formazione come obiettivi centrali di tutta l’ attività. «Sfruttando» il rientro del docente di Teatro, Alessandro Manzini, a Desenzano del Garda, abbiamo cercato di cogliere questa opportunità ed è proprio da qui che si è iniziato a lavorare ad uno dei progetti più significativi che ha preso forma nel 2023: il Gemellaggio Culturale. Un vero e proprio scambio artistico tra realtà differenti unite dalla stessa visione di cultura. Ed è così che in questo 2023 si è svolto il primo Gemellaggio Culturale tra Chiusi con i suoi Teatri di Stagione e Desenzano del Garda con la sua scuola di musica. Sono state circa 60 persone, tra attori, musicisti e maestri, accompagnatori e parenti ad aver preso parte al percorso. Un gemellaggio artistico molto intenso in cui gli ospiti ( Chiusini prima e Desenzanesi poi ) hanno alternato la preparazione degli spettacoli alla scoperta del territorio gemellato. L’esperienza fatta dai nostri allievi del corso Teatro di Stagione gli ha dato la possibilità di incontrare e confrontarsi con realtà artistiche interessanti e vivaci sul territorio nazionale.
L’esperienza ha, indubbiamente, portato ad una crescita artistica e umana ben visibile, unendo la cultura a quello che è la nostra mission dell’esperienza formativa.
Nel 2024 proseguiremo con il Gemellaggio Culturale compiendo, ancora un passo in più. Sì, perché il lavoro che stiamo già portando avanti è quello di ampliare il nostro progetto di rete coinvolgendo più partner dislocati in tutta Italia. La Fondazione Orizzonti sarà capofila di questa rete che coinvolgerà ancora la Scuola di Musica di Desenzano del Garda, ma vedrà tanti partner nuovi tra cui Doc Educational, la Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, il Teatro Povero di Monticchiello e Ultimi Fuochi Teatro che si trovano in Puglia, in provincia di Lecce, in più ci sarà un apporto internazionale con docenti che arriveranno direttamente dalla Colombia.
AULOS -SCUOLA DI MUSICA
Da settembre del 2022, frutto della convenzione a quattro tra Comune della Città di Chiusi, Fondazione Orizzonti d’Arte, Istituto Comprensivo «Graziano da Chiusi» e Istituto Musicale «Bonaventura Somma», prende vita la nuova Scuola di Musica della Città di Chiusi AULOS. La rinnovata collaborazione con il Comune e l’Istituto Comprensivo dimostra la qualità e la forza dei percorsi di formazione firmati Fondazione e il ruolo che questi hanno nel successo formativo degli studenti della comunità. L’attività dell’Istituto Musicale sul territorio è stata aggiornata dall’ingresso della Fondazione, che ha messo a disposizione tutta la sua esperienza decennale per rilanciare l’immagine e, soprattutto, l’offerta formativa della scuola di musica.
Aulos presenta 15 corsi, tenuti da docenti professionisti, che possono sia incuriosire i ragazzi più distanti dal settore musicale che dare la possibilità a chi ne fa già parte di affrontare un percorso professionale.
La Fondazione si ritiene entusiasta di arricchire la propria offerta formativa, mantenendo sempre un occhio di riguardo verso i giovani, nella speranza che possano trovare nelle arti dello spettacolo un futuro professionale.
TEATRO P. MASCAGNI
Il Teatro, intitolato al Maestro e compositore Pietro Mascagni, fu costruito su progetto dei tecnici locali C. Crociani, F. Betti, P. Galeotti e A. Pianigiani. La costruzione, iniziata nel 1927 dall’ Accademia dei Filaleti di Chiusi, fu sospesa per difficoltà finanziarie, dunque l'Accademia decise di donare il Teatro al Comune, a condizione che lo ultimasse entro tre anni.
Il 26 giugno del 1938 fu inaugurato e il 29 giugno fu messo in scena “L’amico Fritz” con il Maestro Mascagni a dirigere la “Sinfonia delle maschere”.
Tra il 21 e il 22 giugno 1944, il Teatro Pietro Mascagni fu sede di alcuni degli scontri della cosiddetta battaglia di Chiusi, triste capitolo di storia che vide opporsi i soldati tedeschi agli alleati (sudafricani) per la liberazione di Chiusi.
Alterne vicende hanno successivamente causato la chiusura del teatro per motivi di inagibilità. E’ stato recuperato alla sua attività nel 1996 a seguito di lavori di restauro e adeguamento.
La Fondazione ne ha la gestione dal 2012 e da allora l’edificio pubblico è tornato a splendere e ad aprire le sue porte con una media di 270 giorni all’anno. Sede centrale della Stagione Teatrale, dei Teatri di Stagione, ma anche delle Residenze Artistiche che la Fondazione porta avanti.
Nel Dicembre dell’anno 2022 il Teatro P. Mascagni è stato chiuso per lavori di miglioramento dell’efficienza energetica e della sicurezza grazie al contributo PNRR.
Dopo una lunga attesa di quasi un anno, arriva il momento tanto atteso per tutta la Città di Chiusi e nel Novembre 2023 il Teatro ha riaperto le porte con la Stagione Teatrale 2023/2024.
MOSTRE D’ARTE
Dalla sua nascita la Fondazione ha sempre curato l’organizzazione di Mostre d’Arte. Negli anni sono state molte e particolarmente originali le esposizioni allestite. La prima è stata nel 2013: “Il Fine dell’Arte”, mostra di arte contemporanea curata da artisti senesi e installata all'interno del Museo Nazionale Etrusco dove si è creato un interessante connubio tra opere moderne e reperti archeologici. Per valorizzare gli artisti del territorio è stata creata una rete di pittori, scultori, fotografi, dando vita all’ OPEN SPACE ART, un museo all’aria aperta allestito durante gli eventi estivi con Artisti provenienti dal territorio che esponevano le loro opere.
Durante il 12° Festival Orizzonti [anno 2014] sono state allestite due mostre di altissimo livello. La prima, all’interno del Museo Nazionale Etrusco, è stata quella della Sartoria Farani, una delle sartorie di cinema e teatro più importanti e storiche d’Italia, dal titolo “Mito e Favola. I costumi della Sartoria Farani” dove si sono potuti ammirare costumi come quelli di “Satyricon” di Fellini, la tragica “Medea” creata dal Premio Oscar Franca Squarciapino, ma anche autori stranieri come Pedro Moreno e grandi artisti internazionali come Arnaldo Pomodoro. Un viaggio, nelle forme e nel gusto che ben si impastano con le meravigliose statue del Museo Archeologico. Altra mostra è stata quella, installata all’interno della Casa della Cultura, di Emiliano Cavalli: “Miti Fragili”. Cosa avviene nel limbo tra realtà e apparenza? Cavalli lo investiga rielaborando figure mitiche dell’immaginario collettivo o rappresentazioni dal carattere più intimistico. Ma ancora, sempre all’interno del Museo Nazionale Etrusco è stata allestita la mostra dedicata ad Alda Merini: “Alda Merini nell’assoluto demone azzurro”.
Nel 21° Festival Orizzonti (anno 2023) è stata allestita una mostra «l’arte di Fabio Civitelli», un anteprima di alcune tavole della sua nuova storia di Tex in uscita per i 75 anni del personaggio.
La cura e l’attenzione che la Fondazione negli anni ha riservato anche a questo ambito disciplinare è molta e tra gli obiettivi c’è quello di ampliare questo settore.