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Istituto Internazionale Edoardo Agnelli

Mission

L’Opera dell’Agnelli nasce nel 1938 con la posa della prima pietra, frutto dei colloqui e degli scambi tra il senatore Giovanni Agnelli, nonno del più recente Gianni Agnelli, presidente della FIAT (ora inglobata in Stellantis) e il Rettor Maggiore don Pietro Ricaldone, quarto successore di don Bosco. I loro desideri si incontrano e si trovano d’accordo su due aspetti: fare qualcosa per i giovani operai e per il ceto popolare, e allo stesso tempo istituire un’opera in ricordo del figlio Edoardo Agnelli, morto tragicamente in un incidente aereo.

All’inizio della storia della nostra casa (la benedizione di avvio è del 1941) ci sono l’Oratorio, la Chiesa dedicata a don Bosco (è diventata parrocchia nel 1957) e il Teatro (oggi Cinema Teatro), con grandissimo coinvolgimento di ragazzi, giovani e famiglie. Ancora oggi ordinariamente sono quasi un migliaio i ragazzi e i giovani che frequentano l’Oratorio Estivo. La scuola ha preso avvio con l’inaugurazione nel 1949 di tre capannoni dove inizia la scuola di avviamento al lavoro. Si conferma un’intuizione ottima e provvidenziale pensare e costruire un’opera che si prenda cura dell’istruzione e della formazione dei figli degli operai. Azione che continua ancora oggi.

In questi ultimi decenni l’aspetto della formazione dei ragazzi e dei giovani si è molto sviluppato e si è differenziato con istituzioni e percorsi specifici.

Alcuni numeri per farsi un’idea: 5 sezioni di medie (secondaria di primo grado); 4 sezioni di Istituto Tecnico Tecnologico; 2 sezioni di Liceo Scientifico; 3 corsi triennali e un quarto anno del centro di formazione professionale. Sono quasi 1.200 allievi, ai quali aggiungere i giovani e i ragazzi/e dell’Oratorio e della Parrocchia, che quotidianamente frequentano l’Agnelli per dare consistenza e solidità al proprio futuro di “buoni cristiani e onesti cittadini”. Ad accompagnare il cammino di questa bella gioventù, «porzione la più preziosa e la più delicata dell’umana società» (così ne parlava don Bosco), ci sono 14 confratelli salesiani, 82 tra docenti e personale amministrativo delle scuole, 27 formatori del Centro di Formazione Professionale (Cnos-Fap), 3 educatori per l’Oratorio, un centinaio tra animatori e catechisti, e tanti volontari adulti. Tanti, ma non troppi, perché, come ha anche detto Papa Francesco chiedendo di «ricostruire il patto educativo globale» (12 settembre 2019 – 15 ottobre 2020), «per educare un bambino serve un intero villaggio».

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