
Un progetto di
Corri la Milano City Marathon con ENPA!
La Sezione di Milano e provincia dell’Ente Nazionale Protezione Animali, ONLUS che lavora da più di 140 anni in Italia per la tutela dei diritti di tutti gli animali, è una struttura che si occupa di accogliere animali randagi feriti o in difficoltà, soccorsi direttamente dai volontari dell’Ente o portati in sede dai cittadini.
Anche quest'anno l’ENPA di Milano tornerà a partecipare al Charity Program della Milano City Marathon, con un nuovo obiettivo: completare la realizzazione dell'auto attrezzata per il soccorso agli animali con la dotazione delle strumentazioni necessarie durante gli interventi eseguiti dai nostri operatori, ad esempio gabbie trappola con fotocellula per la cattura degli animali in difficoltà, termocamere per individuare animali difficilmente raggiungibili (ad esempio gattini nei vani motori delle auto), ma anche un navigatore satellitare per raggiungere nei tempi utili il punto esatto in cui si trova l'animale da soccorrere.
E' stato stimato che il costo delle strumentazioni necessarie sia di circa 5.000 euro.
Correndo la Milano City Marathon insieme a ENPA puoi sostenere la nostra associazione diventando ambasciatore dell'ENPA di Milano, aggiungendo al piacere della corsa anche quello di fare del bene: il servizio di pronto soccorso agli animali a Milano e Provincia infatti non esiste come servizio pubblico, per questo motivo crediamo ancora di più al nostro progetto, perché pensiamo sia dovere dell'ENPA sopperire a questa mancanza e garantire a tutti gli animali della nostra città un aiuto in caso di necessità.
E, se vuoi aiutarci con una marcia in più, puoi diventare fundraiser e "metterci la faccia", attivando una tua personale raccolta fondi attraverso la Rete del Dono e invitando i tuoi conoscenti a sostenere insieme a te il nostro progetto!
Un grazie di cuore a tutti coloro che correranno con noi!
ultimi aggiornamenti
mar 29 mar 2022
Cosa abbiamo fatto con i soldi raccolti fino ad oggi
Dall'inizio della guerra abbiamo raccolto 13.000€ per sostenere la Casa della Misericordia.
10.000€ li abbiamo spediti direttamente alla "Casa" mentre 3.000€ sono serviti per acquistare medicinali in Italia da spedire in Ucraina.
Il nostro primo obiettivo di raccolta fondi è 20.000€ in modo da continuare ad aiutare i circa 130 profughi accolti oggi alla "Casa".
I bisogni sono sempre urgenti: è previsto l'arrivo di altre 100 persone da Kiev a cui Tetyana e il suo personale daranno asilo.

lun 21 mar 2022
Aggiornamento del 21 marzo dalla Casa della Misericordia
La guerra ha obbligato i bimbi con disabilità e chi si cura di loro ad evacuare la Casa della Misericordia per spostarsi verso Italia, Polonia, Slovacchia, USA e Canada.
Oggi la "Casa" accoglie almeno 100 sfollati che provengono dalle città più colpite dai bombardamenti come Kyiv, Bucha, Kharkv, Donetsk. Sono minori, donne con i loro piccoli, anziani, persone con gravi invalidità.
Alcune di queste persone sono arrivate alla "Casa" dopo diversi giorni senza mangiare, bere dormire.
Il personale della "Casa" sta cercando di accogliere il maggior numero di persone ma sta anche lavorando per trovare altre sistemazioni o famiglie che possano dare ospitalità a queste persone in fuga.

mar 15 mar 2022
Aggiornamento del 15 marzo dalla Casa della Misericordia
Chi parla è Tetyana Dubyna, presidente della Casa della Misericordia: «Cari amici, grazie ancora per la vostra vicinanza e il vostro sostegno. La situazione si fa sempre più preoccupante: i recenti attacchi anche nella parte occidentale del Paese ci fanno sentire in pericolo e ci hanno spinto ad accelerare l’evacuazione dalla Casa della Misericordia. Nello scorso fine settimana le ultime persone tra donne e bambini sono riuscite a raggiungere l’Italia, accompagnate da due responsabili della struttura. Lo stesso ministero degli Affari Sociali ucraino ha comunicato di aver evacuato duemila minori fragili da istituti e orfanotrofi pubblici. I cento posti letto allestiti per gli sfollati da altre zone del Paese bombardate (Kyiv, Bucha, Kharkiv, Donetsk) sono intanto già tutti occupati: stiamo accogliendo minori, donne sole, feriti, anziani, disabili… Parte del personale della Casa, a ranghi ridotti, è rimasto al lavoro per dare loro conforto e assistenza. Non sappiamo come faremo per gli approvvigionamenti e per la sicurezza di cose e persone, Dio ci aiuterà…"