Un progetto di
TEAM 4 PEACE
#corriconnoilamilanomarathon2023
“Prima che venissimo qui (a Tokyo), la vita era molto dura. Il campo di allenamento a Juba (Sud Sudan) era distante circa 17 chilometri da casa mia e recarmi lì (a piedi) era difficoltoso. A volte mangiavo una volta al giorno o due. L'allenamento qui con i compagni di squadra, invece, mi ha aiutato molto. Nelle lunghe distanze, tenere il passo da soli in allenamento non è semplice. Ma quando corri in gruppo, è molto facile” (Abraham Guem primatista sud sudanese dei 1500 m. ha partecipato a Tokyo 2020)
Correre insieme verso il traguardo, fare gioco di squadra, inseguire un pallone e segnare il goal della vittoria, saltare gli ostacoli sulla pista e nella vita… Quanti valori sono racchiusi nello Sport, quale strumento di crescita umana e di condivisione sociale: solidarietà, lealtà, rispetto delle regole e dell’avversario, pace e tolleranza.
Ecco perché proprio nell’attività sportiva vediamo l’opportunità di costruire una società più giusta e meno violenta.
In un Paese come il Sud Sudan, segnato da conflitti interni da più di 50 anni, è importante investire proprio nello Sport per rompere quelle barriere culturali e etniche alla base di ogni scontro armato tra le comunità per contribuire a raggiungere quell’obiettivo comune chiamato pace. Lo Sport insomma come emblema di un intero popolo nel quale tutti i cittadini di un determinato Paese possano identificarsi indipendentemente dalle divisioni politiche, etniche e religiose. Per le giovani generazioni è una preziosa opportunità, che aiuta a metabolizzare le scorie del passato e a consolidare le basi di una nazione nuova, fondata sulla tolleranza.
Lo stesso ex Ministro dello Sport del Sud Sudan, Makuac Teny, ripone molte speranze in questa visione: “Quello che ci prefiggiamo è di utilizzare lo sport per far finire i conflitti. Può servire ai giovani, perché competano in partite e non più in battaglie, e ci auguriamo che possa servire a eliminare le inimicizie tra le tribù del Sudan del Sud”.
Obiettivo del progetto è prevenire e contrastare, fenomeni di odio, intolleranza e discriminazione razziale tra i giovani nell’ambito dello sport non agonistico (attraverso lo spirito di squadra, le regole da rispettare e il rispetto dell’avversario), valorizzandolo nel contempo come luogo di aggregazione ed integrazione. Nello specifico ci impegneremo a sostenere la formazione di squadre parrocchiali della Diocesi di RUmbek (Sud Sudan) di calcio, basket e pallavolo.
Da 22 anni come Fondazione Cesar lavoriamo per accendere speranza e donare futuro. Abbiamo a cuore i giovani perché permettere loro di studiare, di svolgere attività sportive e di realizzare i propri sogni vuol dire attuare una vera rivoluzione culturale e costruire sviluppo anche per la propria comunità.
AIUTACI A COSTRUIRE LA PACE NELLA DIOCESI DI RUMBEK IN SUD SUDAN ATTRAVERSO LO SPORT!
Unisciti al team Cesar! Il tuo sostegno sarà un'opportunità per i ragazzi e le ragazze della Diocesi di Rumbek in Sud Sudan di apprendere i valori dello sport e costruire un futuro di pace basato sul rispetto reciproco.
Fai la tua donazione per sostenere lo sport come strumento di Pace in Sud Sudan : abbiamo bisogno di 15.000 Euro!
Vuoi darci una mano in più? Corri con noi per la solidarietà!
Per info: [email protected] oppure chiama 3899284263