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DAVE FOR YOUNG 2025

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#La salute mentale va salvaguardata !

Vogliamo lanciare un messaggio di vicinanza e sostegno nell’affrontare paure e disagi, affinché i giovani non si sentano più soli e inadeguati.

UNA CORSA CHE NON POSSIAMO PERDERE , UNISCITI A NOI, ANCHE TU

PUOI AIUTARCI A VINCERE!


IL NOSTRO PROGETTO

Con Milano Marathon 2025, desideriamo portare questo messaggio ancora più lontano e soprattutto attivare una raccolta fondi per :

1) colloqui psicologici GRATUITI rivolti ai giovani e alle famiglie

2) gruppi di sostegno e psicoeducazione per familiari

3) interventi di prevenzione nelle scuole rivolti agli studenti e ai docenti e, sul

territorio, con professionisti e volontari formati.


“NON C’Ѐ SALUTE SENZA SALUTE MENTALE" NON possiamo arrenderci di

fronte al grande malessere che i giovani vivono, sotto ai nostri occhi. Dobbiamo agire,

con un ascolto fatto di pazienza, cura, attenzione, e andare nei luoghi che frequentano i giovani. PREVENIRE IL DISAGIO MENTALE E’ NECESSARIO!

E' una responsabilità di tutti, NON possiamo essere indifferenti all'aumento di suicidi

tra i giovani INSIEME possiamo diffondere una cultura dell’accoglienza,

dell’inclusione e dell’ascolto, verso chi vive in solitudine il proprio disagio, affinché

non si vergogni di chiedere aiuto.


CHIEDI AIUTO, non 6 solo ! STARE MEGLIO SI PUO’!

E’ il messaggio lanciato nel 2023, con un evento musicale fatto dai giovani per i

giovani ed è un messaggio sul quale vogliamo continuare a tenere acceso il

riflettore.


PERCHE' DAVE FOR YOUNG ?

DISAGIO MENTALE: CRESCE LA DIFFUSIONE TRA I GIOVANI

Negli ultimi anni, più che in passato - anche a seguito della pandemia da Covid - si è

acceso un riflettore sempre più ampio sulla sofferenza adolescenziale, un fenomeno già esistente e per troppo tempo sottovalutato. Già nel 2015 il rapporto dell’OMS

identificava nel suicidio e nell’autolesionismo la terza causa di mortalità degli

adolescenti nel mondo, preceduta soltanto da incidenti stradali e infezioni delle vie

respiratorie.

I dati appena diffusi da Ospedale Bambino Gesù di Roma (il 10 settembre è la Giornata

mondiale dedicata alla prevenzione del suicidio) parlano, solo nell’ultimo anno, di 387

casi di accesso in emergenza al Pronto Soccorso per tentato suicidio e ideazione

suicidaria tra i giovani e i giovanissimi (15 anni l'età media, per il 90% ragazze),

sottolineando l’aumento esponenziale, da anni, di casi di depressione e disturbi d’ansia

che portano ad atti di autolesionismo e impulsività. I ricoveri nel reparto protetto di

Neuropsichiatria, dove vengono gestiti i casi più complessi, sono stati ben 544 (+10%).

A confermare il quadro a livello globale, già a inizio anno è stato l’UNICEF: in Europa

occidentale il suicidio è la seconda causa di morte tra i giovanissimi, con 4 casi su

100.000. Tra i 10 e i 19 anni, oltre 1 ragazzo su 7 convive con un disturbo mentale

diagnosticato, che nel 40% dei casi corrisponde ad ansia e depressione. 1 adolescente su 3 chiede maggiori reti di ascolto e di supporto psicologico.

Gli ultimi dati diffusi da Telefono Amico Italia sulle richieste d'aiuto per gestire pensieri

suicidi mostrano la prevalenza di segnalazioni da giovani tra i 19 e i 35 anni, con un

aumento di contatti dagli under 19 via WhatsApp e mail. L’ASST Santi Paolo e

Carlo di Milano segnala poi un abbassamento dell’età di esordio dei disturbi del

comportamento alimentare, tra i 16 e i 24 anni. Nel Dossier della Regione Lombardia sul tema emerge l’allarme droga: 7 giovani su 10 ne fanno uso, una dipendenza che è

strettamente correlata ai disagi psichici.


CHI ERA DAVE

Davide, Dave per gli amici, era un ragazzo dolce e generoso che amava moltissimo la

musica e in particolare adorava suonare la sua chitarra elettrica. Ad un certo punto

incontra delle difficoltà e cade nel drammatico tunnel delle dipendenze. Non riesce a

chiedere aiuto e compie un estremo, tragico gesto. Per volontà del suo papà, che

vorrebbe evitare che altri giovani e altre famiglie vivano questa tragica esperienza, è

nato l’evento Dave for young: Dave diventa acronimo di Disagio, Ascolto, Vita,

Equilibrio, a sancire i pilastri di quello che è il percorso auspicabile nell’affrontare le

difficoltà giovanili.

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