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Il lascito degli alberi

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La consapevolezza si esprime soprattutto nella varietà di possibilità che diventano forme di

vita e dunque anche possibilità di evoluzione, crescita e

cambiamento della consapevolezza stessa.

L’essere umano, come risultato della sua condizione di separazione dal mondo, sta

intervenendo profondamente su questa bellezza e varietà.

Lo fa distruggendo interi ecosistemi o alterandoli gravemente, ignorando sostanzialmente le

reali conseguenze delle sue azioni.

Stiamo cancellando possibilità, spezzando direzioni possibili. In realtà stiamo

chiudendo strade e opportunità anche per il futuro della specie

umana.


La raccolta è a servizio di un progetto di protezione e difesa di alcune parti delle

foreste esistenti e che preservano ancora caratteristiche di

biodiversità importanti nelle nostre latitudini.

Proteggere le foreste non significa solo proteggere gli alberi. Con essi si tutelano anche le

condizioni di vita di innumerevoli creature che sono legate alla

foresta. Insetti, uccelli, mammiferi,

altre piante, funghi e innumerevoli altre forme di vita.

Inoltre le foreste generano e

proteggono il suolo, regolano la temperatura e il ciclo dell’acqua,

rappresentano una salvaguardia anche per il futuro dell’uomo.

Come Associazione Intento

abbiamo già iniziato a mettere in atto questa azione di difesa,

acquistando alcuni terreni in un’area di particolare interesse per

la presenza di siti di nidificazione, un corso d’acqua e un lago,

oltre a una varietà floristica rilevante. Tutte caratteristiche che

contribuiscono a creare proprio quella varietà di presenza di vita

animale e vegetale la cui tutela è lo scopo principale del progetto.

Abbiamo deciso di continuare

ad acquistare aree di questo tipo e destinarle tutte a una forma di

salvaguardia totale. Vale a dire che queste zone rimarranno

assolutamente integre rispetto a ogni tipo di attività umana,

consentendo quindi al mondo di seguire il proprio sviluppo naturale.

Svolgeremo anche un’attività di controllo rispetto alle possibili azioni dannose degli uomini,

come, per esempio, il taglio illegale degli alberi.


Il progetto però guarda molto più in là di questo. L’idea è quella di creare un numero il più

elevato possibile di queste isole di biodiversità distribuite

strategicamente sul territorio, che possano poi venire anche

collegate ad altre aree protette già esistenti e più vaste

attraverso corridoi, realizzando così un sistema dinamico che non si

limita a mantenere piccoli nuclei isolati. Questi invece così

diventano epicentri di accoglienza e diffusione di questa varietà.


Le nostre risorse però sono

limitate e quindi da soli non possiamo attualmente raggiungere le

superfici di terreno che riteniamo di dimensione sufficiente per

stabilizzare un ecosistema davvero completo.

Perciò abbiamo preso la decisione di avviare una campagna di crowfounding per riuscire a

radunare le risorse necessarie per proseguire nel piano di acquisti

dei terreni già individuati.


Nel sito dell'associazione terremo informati sull’andamento della raccolta fondi e sul loro utilizzo.


I fondi raccolti serviranno

non solo per l’acquisto in sé ma anche per una serie di spese

accessorie come notaio e spese legali, recinzioni dove siano

necessarie, per esempio per impedire l’accesso ai cacciatori, opere

preliminari quali il ripristino di alcune condizioni naturali

precedentemente alterate dall’attività antropica.


Chiediamo il tuo aiuto, anche piccolo. Ogni sostegno è vitale per assicurare che questa vera

ricchezza possa venire tramandata come lascito, come retaggio a chi

verrà dopo di noi.



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