Elia Sacchelli insieme ad un gruppo di Ragazzi ed educatori di ANGSA VCO!
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La Strada Verso Casa per ANGSA VCO

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Sosteniamo ANGSA VCO nella realizzazione di due fondamentali progetti:

 

LA STRADA VERSO CASA

 

La prima azione è quella che generalmente si definisce parent training. Questo percorso di sostegno alla genitorialità, condotto da una psicologa specialista, consiste nell’accompagnamento dei genitori dall’accettazione alla consapevolezza attiva della disabilità del proprio figlio. 

Aiutare i genitori in questa assunzione del principio di realtà significa indicargli dove trovare le risorse interiori e applicative per sostenere il percorso riabilitativo più adatto al proprio figlio, soprattutto in merito ai progressi che si possono ottenere. Il sostegno alla genitorialità si concretizza in una serie di consulenze psicologiche con i genitori, anche di carattere informativo scientifico, e trova il suo significato più profondo nei colloqui di gruppo tra le famiglie, nella condivisione delle loro esperienze, da cui scaturisce sempre uno stimolante aiuto reciproco. 

Gli obiettivi che il sostegno alle genitorialità intende dunque raggiungere riguardano il miglioramento delle strategie di coping e di resilienza, l’incremento della coesione familiare, della comunicazione, dell’empatia e il riconoscimento delle competenze, dei punti di forza e dei progressi fatti dal figlio. 

 

L’altro percorso che il progetto intende realizzare è quello dell’esperienza abitativa. Nei fine settimana i ragazzi con disabilità vengono accompagnati presso case accessibili o strutture residenziali adeguate. L’obbiettivo è quello di abituarli all’autogestione degli aspetti pratici della vita, ma anche e soprattutto della relazione e della socialità, che devono imparare, nei limiti delle possibilità individuali, a gestire autonomamente senza la mediazione dei genitori. Le esperienze abitative precedenti hanno condotto a risultati molto positivi. I ragazzi, per la maggior parte alla prima esperienza lontani da casa, si sono sentiti realizzati, adulti e autonomi. Tutti hanno messo in campo delle competenze e uno spirito di adattamento che ha piacevolmente colpito sia le famiglie che i ragazzi stessi. L’atmosfera che si respirava era di reale armonia e benessere sia durante le attività routinarie legate alla casa che nelle piccole uscite sul territorio. 

Sotto il profilo di rispondenza agli obiettivi terapeutici riabilitativi, l’esperienza abitativa rappresenta dunque uno strumento capace di stimolare le capacità personali in un contesto diverso, ma assume anche una precisa valenza sociale che è quella di consentire importanti momenti di svago, di interazione e inclusione sociale. Per le famiglie impegnate quotidianamente nel dare assistenza ai propri cari, inoltre, può rappresentare un momento di sollievo e di riposo. 

 

PROGETTO “PULCINI”

 

L'idea di questo progetto nasce dall'esigenza dei bambini dai 4 ai 6-8 anni di poter fare delle esperienze  in gruppo di gioco, laboratorio e sportive anche dopo la fine della scuola. 

Lo spazio “vuoto” che si creava durante i mesi estivi per i bambini con sindrome dello spettro autistico che, data la tenera età, hanno bisogno di un supporto 1:1 specifico, risultava faticoso e difficile sia per i bambini che per le famiglie stesse. Da queste motivazioni nasce questo progetto che è partito nell'estate 2019 e che è proseguito anche nel 2020. 

Gli incontri hanno durata di 4 ore ciascuno compreso il pranzo e il gruppo è formato da 5 bambini al max, e per ogni incontro è prevista un'attività quindi piscina, laboratori, attività di psicomotricità e piccole gite sul territorio. 

Per andare incontro alla spesa delle famiglie sono stati raccolti tramite donazioni e contributi dei soldi per compensare l'impegno economico che copriva 2h al posto di 4. 

Queste occasioni per i bambini sono essenziali per sperimentarsi in contesti di gruppo e per avere la possibilità di acquisire nuove competenze in termini di motricità, accademiche, sociali e rispetto alle autonomie anche al di fuori del contesto scolastico.

Fornire delle occasioni di apprendimento durante l'estate anche ai bambini con disturbo dello spettro autistico in contesti protetti e seguiti singolarmente da educatori preparati e specializzati, garantisce un approccio sereno e tranquillo a tutte le varie esperienze sia per il bambino che per le rispettive famiglie. Infatti questo progetto è un supporto anche per la famiglia che può avere momenti di respiro anche durante i tre mesi di stop scolastico.

 

 

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