Un progetto di
DCA/Covid19: aiuto psicologico famiglie
I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) sono patologie che mettono profondamente in crisi le persone che ne soffrono e le loro famiglie.
Qualsiasi intervento terapeutico per i DCA non può prescindere dal coinvolgimento dei familiari del paziente; è stato dimostrato quanto il loro ruolo sia cruciale a vari livelli, dal riconoscimento dei sintomi al sostegno dell’intero processo terapeutico.
Se prendersi cura di malato di DCA è molto complesso, lo è ancora di più in tempi di Covid-19.
L’isolamento forzato sta facendo emergere nuove difficoltà emotive e comportamentali nei pazienti e il carico di questi gravi disagi sta ricadendo sui familiari.
Tra i vari motivi che ci spingono ad aiutare le famiglie durante questa pandemia, ne condividiamo alcuni rilevati anche dall’Istituto Superiore della Sanità (ISS):
• il rischio di ricaduta o peggioramento della patologia
• l’aumento del rischio di infezione da COVID-19 tra chi soffre di disturbi dell’alimentazione
• la possibile comparsa di un disturbo dell’alimentazione ex-novo o comportamenti di addiction
• l’aggravarsi di sintomi in parecchi malati poiché si sono registrate le sospensioni di molte attività ospedaliere, soprattutto dei trattamenti intensivi, con ricoveri rinviati a data da definire e un elevato rischio di perdere il contatto con il paziente
MIDORI intende offrire uno SPORTELLO DI SOSTEGNO PSICOLOGICO specifico per le famiglie, con colloqui individuali, al fine di ottenere un miglioramento nei carichi di ansia e stress troppo elevati e le conseguenti ripercussioni sui soggetti coinvolti.
Sostenendo questa raccolta fondi contribuirai a finanziare questo importante progetto che ci sta particolarmente a cuore e che sarà svolto in presenza, o a distanza, secondo le raccomandazioni anti Covid-19. Lo psicologo garantirà un numero fisso di colloqui, ai familiari di adolescenti/adulti che stanno attraversando un momento di seria difficoltà.
Lo scopo non sarà quello di avviare una psicoterapia, ma di offrire un sostegno professionale, cercando di comprendere al meglio le criticità e, nel caso fosse necessario, di indirizzare verso interventi più strutturati.